PESCARA – Come avevamo ampiamente detto anche in campagna elettorale, dati alla mano, nonostante i tentativi acrobatici e le smentite della destra al governo regionale, la mobilità passiva accertata dalla Corte dei conti torna a superare i 100 milioni, attestandosi sulla cifra monstre di 108 milioni di euro per il 2023, la più alta mai registrata negli ultimi dieci anni.
Il quinquennio della Regione targata Marsilio ci è costato oltre 465 milioni in termini di mobilità passiva: si tratta di soldi che abbiamo pagato ad altre Regioni per far curare gli abruzzesi che qui non riuscivano a trovare risposte adeguate ai loro problemi di salute. E non è soltanto una questione economica: queste spese sono collegate alle molte storie di dolore di chi è stato costretto a emigrare per guarire.
Mentre i servizi sanitari in Abruzzo sono sempre meno efficienti e i debiti delle Asl superano i 120 milioni – tanto da rendere necessaria una manovra correttiva – la destra resta incredibilmente indifferente a questa grave situazione, non dà alcuna soluzione e riconferma al suo posto la prima responsabile di questo sfascio: l’assessore regionale alla salute Nicoletta Verì che, pur essendo stata bocciata dalle urne, si ritrova di nuovo alla guida della sanità abruzzese per grazia ricevuta.
Oltre al danno la beffa, tutto sulla pelle dei cittadini – Daniele Marinelli, segretario regionale del PD Abruzzo