“Per amore del mio popolo non tacerò”, diceva il profeta Isaia. Per amore di quel popolo che gli è stato affidato, di fronte a tante prepotenze, sofferenze, dinnanzi a una paura che lo opprime fino al punto di non consentirgli di parlare, di denunciare, ha sentito il bisogno di batterai. Di restituire la fiducia, di rappresentare, per la sua gente, l’esempio di un cambiamento.

Si è rifiutato di celebrare il matrimonio di un camorrista. Ha negato la comunione al boss della camorra di Scampia. Ha dato pubblicamente del “Pinocchio” al Sindaco. Ha criticato la Chiesa di Napoli quando non ha trovato il coraggio di denunciare la camorra o di schierarsi.  Ha aperto un’aspra polemica con Saviano ma soprattutto con la serie tv “Gomorra”. In questi ultimi 20 anni insieme a molti parrocchiani ha sfidato le violenze dei clan, i soprusi, i ricatti, le minacce. Ha subito intimidazioni molto pesanti e ciononostante non ha voluto che gli fosse assegnata la scorta. “Ma non l’ho fatto per me. L’ho fatto perche’ da parroco, mi sono preoccupato della mia comunita’ ”. Una comunita’ che vive a Scampia. Lui è don Aniello Manganiello, prete-anticamorra, autore di un libro che è best seller, ”Gesu’ e’ piu’ forte della camorra” (Rizzoli), presentato alla Camera dei deputati con il presidente.

Don Aniello Manganiello  sarà a Martedi  17 maggio  alle ore 10,30 a Teramo nella sala “Ipogeo”  con il Sindaco D’Alberto e le dirigenti scolastiche Divisi e Fatigati,   per incontrare gli studenti  sul tema “Le idee restano…” e ricordare Falcone e Borsellino ;  sempre Martedi 17  ma  alle ore 21  sarà all’Oratorio Pia Marta di Roseto.  E mercoledi 18 maggio con il Sindaco Masci  e le dirigenti scolastiche  Ascione  e  Morgione  incontrerà gli studenti degli istituti comprensivi della “rete per la legalità”  a Pescara nella sala consiliare del Comune nell’ambito delle iniziative  del Premio nazionale Paolo Borsellino  per il XXX anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio. 

Come garante del Premio Borsellino Don Aniello Manganiello guiderà la delegazione  teramana degli “Amici del Premio Borsellino ”  che mercoledi 1 giugno incontrerà S.E. Papa Francesco.