TERAMO – Partiamo da un assunto; il futuro del Teramo Calcio sarebbe passato, giocoforza, per la permanenza in Lega Pro, oggi conseguita.
Tifoseria biancorossa a parte, i meriti sono di tutti coloro che hanno contribuito a centrare l’obiettivo; dalla società in primis al mister ed al suo staff ed alla rosa di prima squadra, compresa quella del Teramo-uno che molto difficilmente avrebbe centrato lo stesso obiettivo evitando i play-out, con tutti i rischi connessi.
La società – Ha avuto dalla propria meriti e competenze, rimettendo sulla giusta rotta una barca che era in chiarissima difficoltà e che in chiave tecnica andava “rattoppata” con interventi mirati e senza poter spendere soldi. Erano in pochi a crederci, diciamocela tutta, tranne il gruppo Ciaccia che non ha mai mollato, anche in momenti drammatici quando, nelle menti di molti, potrebbe anche passare la volontà di fregarsene. Su questo atteggiamento, a posteriori anche vincente, una serena riflessione dovrebbero farla tutti.
Federico Guidi – Rimane difficile non esaltarne il percorso; lo abbiamo classificato “integralista” ed invece nel corso del campionato, quando ne sono esistite le condizioni, ha dimostrato di non esserlo, anche a gare in corso. Ha insistito sul solo Bernardotto in avanti fino a quando non ha avuto una seconda punta di ruolo ed ha accettato le critiche come un professionista deve fare, continuando a mantenere il giusto atteggiamento con la città: forse in una sola circostanza ha perso il proprio self-control, ma è giustificatissimo.
La squadra – Potremmo spendere buone parole per tanti (Bernardotto, Hadziosmanovic, Rosso, Fiorani, Perucchini) e giudizi positivi su diversi altri, ed invece ci soffermeremo sul vero condottiero del Teramo più amato degli ultimi tre anni: è il capitano Andrea Arrigoni. Chi non sarebbe d’accordo? Nessuno: è stato fantastico, da 9 in pagella il suo torneo. Se riuscisse a realizzare il quinto goal personale in campionato, migliorerebbe ulteriormente il proprio record già conseguito, in una carriera condita da circa 400 partite, tutte tra i professionisti. Chapeau!
Il futuro – C’è un patrimonio da preservare che si chiama calcio: ne sono coscienti tutte le componenti che in questa fase ne governano il presente e che dovranno continuare a farlo per il domani. Si ha fiducia in una proprietà mai venuta meno a nulla in questi mesi e nell’operato degli organi preposti? Decisamente sì, ed allora ben vengano le novità che dovessero seguire, siano esse riconducibili ad una sponsorizzazione vitale per il futuro del Teramo Calcio o ad una proprietà diversamente articolata. Il nome di Giuseppe Spinelli che vedete nella foto (Foto©Audace) e che la trasmissione ultima di Supergol “mimetizzò” in un collegamento esterno (ehuonews.it lo intervisterà nelle prossime ore), risponde ai giusti requisiti.
———————————————————–