Riapre! Riapriamo! Euro 2020 riapre l’Italia. A partire dagli stadi. Saremo tutti vaccinati. All’Olimpico ci saranno 17.000 persone. Come sceglierle ? Come farle entrare (e uscire)? Alla Camera Lei ha detto che stavolta saranno i protocolli degli esperti a doversi adattare alle presenze, non viceversa.
Per esserci sarà necessario il vaccino, giusto! E va bene ?
Sarà necessario un test sierologico oppure un tampone negativo. E va bene
L’impianto sarà in 4 macro settori e ogni spettatore avrà un arco di 30 minuti prestabiliti per entrare. E va bene.
Tutti documenti andranno caricati su una piattaforma online, per fare biglietto. E difficile ma va bene.
Salvini prova a forzarle la mano costretto dalla pressione della sua base e dall’impeto di Giorgia Meloni che proprio dando voce alta a quella base, con tutto l’agio di chi sta all’opposizione, ha quasi raggiunto la Lega e superato «il capitano» in termini di popolarità personale. E che questo sarebbe successo l’ho scritto due mesi fa.
Lei frena e vuole riaprire a Maggio. Ma a maggio quando ? Salvini accelera e la vuole “caprio espiatorio”. E va bene.
Le Regione aprono e la criticano Lei dice di puntare alla prima quindicina di maggio solo per la scuola in presenza, e rinviare le aperture di bar, ristoranti, piscine, palestre, cinema e teatri alla fine del mese. Allora a giugno ? Compà ‘cca nisciuno è fesso! È sin troppo evidente che su questo fronte si riaccenderanno le ostilità. E su questo il Paese rischia di spaccarsi su reddito, diritti, dignità.
Intanto è oramai acclarato che se riapre il mondo dello sport riaprirà anche quello dello spettacolo. Una mini partenza in realtà, in una divisione tra tra figli e figliastri . Comunque si riapre. Ed è un segnale concreto. Di speranza. Così almeno dice Lei. Bene. Bravi, fregni assai.
La regola ad oggi – ma cambierà altre 10 volte – dice che si può riempire una sala al massimo al 25% e comunque per non più di 200 posti. E va bene.
Il Teatro comunale di Teramo ha 700 posti circa. Quindi siamo a 200 posti vendibili. E va bene.
Ammesso di venderli tutti, con una media di 20 euro a biglietto avremmo un incasso di 4.000 euro. E va bene.
Togliendo l’Iva al 10% e la Siae al 13%, restano 3.200 euro. E va bene.
A questo punto devo dare , diciamo la metà alla compagnia, per cui a me , restano 1600 euro. E va bene. E qui scatta la presa per “culo”.
Con 1600 euro questo ricavo devo pagare 600 euro di tasse. E con le rimanenti 1000 euro il teatro, le spese di apertura della sala, i tecnici, la promozione. Significa andare incontro a una perdita secca, colossale, anche per quelli che prendono rilevanti fondi dal Fus.
Questa Lei la chiama riapertura ?
Non le chiedo conto dei ristori del 2020. Ma visto che viene a Teramo a farsi bello tra i belli, le chiedo cosa ne sarà dei ristori per il 2021 per i dipendenti in cassa integrazione visto che nessuno ne parla più.
Purtroppo devo dirle che lei – non è cattivo ne corrotto – si è dimostrato inadeguato nel ricoprire l’importante e delicato incarico di Ministro della Salute, in questo momento storico: dalla gestione fallimentare e disastrosa della pandemia alle imprese stremate a causa delle chiusure insensate e continue.
Per fortuna la sua visita a Teramo sarà breve. Un po’ di bla bla bla veloce veloce. Arrivederci e grazie. E nessuno si ricorderà di lei.