Il Premio Nazionale Paolo Borsellino,  nonostante l’attuale situazione straordinaria, ha ritenuto opportuno continuare il percorso di “Educazione alla Legalità”, ormai sempre più flessibile e consolidato in questi anni, attraverso il Progetto “Officina Legalità” – Individualità e Testimonianze

Nell’attuale periodo di transizione, dovendo rinunciare ai tradizionali strumenti, con i quali “il Premio” da 25 anni condivide e diffonde la cultura dell’impegno, della solidarietà, della testimonianza, della democrazia, della partecipazione e della legalità per un Paese migliore,  “il Premio” ha “abbracciato” la Rete attraverso una piattaforma educativa nella quale sono già raccolte più di 50 testimonianze su vari temi attinenti l’impegno civico.

Certamente, il Premio Borsellino aveva già utilizzato strumenti messi a disposizione dalla rete, ma sempre come scelta obbligata, secondaria al contatto personale. E in molti lo hanno replicato in questo, senza neppure riuscire a farlo bene.

La storia trentennale del Premio, i numerosi  ospiti intervistati,  il rifiuto della personalizzazione esasperata dei video, la qualità delle testimonianze, la diretta conoscenza delle vicende vissute e raccontate, la cadenza fissa e programmata dei contenuti educativi forniti gratuitamente alla sistema scolastico, alle associazioni (e non solo), la sconfinata mailing-list raccolta in questi ultimi anni (con oltre 10mila contatti selezionati) tra dirigenti, operatori, testimoni, uomini di cultura, giornalisti, hanno fatto il resto. E ora si vedono i risultati.

Quasi 30.000 studenti di 65 Istituti di 5 Regioni hanno visualizzato le ultime video testimonianze di “Officina Legalità”.

Le prossime interviste, a cura di Gabriella Sperandio, Graziano Fabrizi e Monica Mariani, saranno sul tema del 25 aprile, Festa della Liberazione, proprio perché quel giorno l’Italia si liberava da un regime fondato sulla sopraffazione dell’uomo sull’uomo e sulla violenza, che aveva privato i suoi cittadini dei diritti e delle libertà fondamentali, gettandoli nell’abisso della crisi economica, nella tragedia della guerra mondiale che spezzò la vita a 472mila italiani, un terzo dei quali civili. A questi vanno aggiunti i morti per le violenze squadriste, quelli in carcere e al confino, i soldati uccisi nelle guerre in Etiopia e in Libia e chi perse la vita per le pessime condizioni sanitarie. Tra i testimoni intervistati, i cui video saranno a disposizione delle scuole dal 24 aprile: Carlo Ghezzi (Vice Presidente nazionale Anpi); Sabrina Evangelista (Anpi Montorio Vomano); Enzo Di Salvatore (Costituzionalista e Docente UniTe) e Antonio Macera (già Consigliere regionale Pci)

Tutte le interviste saranno disponibili accedendo al portale didattico: www.officinalegalità.it e condivise sul sito ufficiale del Premio www.premioborsellino.it e sulla pagina Facebook autenticata: @PremioNazionalePaoloBorsellino.

Andrea Romano