TERAMO. Ben 45 persone, tra operati e volontari, sono state formate grazie al corso multidisciplinare “Nati per Leggere” organizzato dalla Asl di Teramo e dall’Agenzia per lo sviluppo locale Itaca, nell’ambito del progetto Leggere Insieme Crescere Felici. Esso ha permesso la formazione di operatori (sanitari, educativi, culturali) che, nell’ambito della loro professionalità, promuoveranno il programma nazionale Nati per Leggere e volontari che si impegneranno a diffonderlo a livello territoriale. Il corso, durato 16 ore, è stato tenuto da Domenico Cappellucci, Nadia Guardiano e Fiorella Paone. Il responsabile scientifico dell’iniziativa è Mario Di Pietro, coordinatrice è Pina Colleluori di Itaca. Il percorso formativo ha illustrato le evidenze scientifiche, riflettuto sui benefici della lettura in famiglia sin dalla nascita e mostrato le azioni percorribili per raggiungere l’obiettivo di promuoverla il più possibile con lo scopo di contribuire a una positiva influenza sullo sviluppo intellettivo, linguistico, emotivo e relazionale dei bambini con effetti riscontrabili per tutta la vita adulta. Dallo scorso 30 marzo nell’aula convegni dell’Ospedale Mazzini di Teramo si sono ritrovati molti interessati per partecipare al corso che si è concluso il 13 aprile. Il progetto Leggere Insieme Crescere Felici, articolato in varie azioni e promosso dall’Unità Territoriale NpL Montorio-Teramo-Castelnuovo, è stato cofinanziato dalla Fondazione Tercas.
Nati per Leggere è un programma nazionale promosso dall’Associazione Culturale Pediatri, dall’Associazione Italiana Biblioteche e dal CSB Centro per la Salute del Bambino Onlus, che dal 1999 incoraggia la lettura rivolgendosi alle famiglie con bambini in età prescolare. In questo caso l’iniziativa è stata promossa dal Progetto Locale NpL Montorio-Teramo-Castelnuovo, costituito dall’I.C. Montorio Crognaleto, dalle Associazioni ITACA, Onde Libere e Teramo Children, dal Nido Comunale Notaresco Rete Lilliput, e dalla Cooperativa Sociale 3M. In Italia sono circa 800 i progetti locali attivi che coinvolgono più di 2mila comuni. Nati per Leggere diffonde la lettura “a bassa voce”, la voce di un genitore che legge crea un legame solido e sicuro con il bambino che ascolta. Attraverso le parole dei libri la relazione si intensifica, essi entrano in contatto e in sintonia grazie al filo invisibile delle storie e alla magia della voce. Il progetto mira quindi a fornire ai genitori gli strumenti per consolidare un legame indissolubile con il proprio bambino.
I Volontari Nati per Leggere hanno diversi ruoli nel sostegno e nella diffusione del progetto a livello locale, in particolare svolgono attività di promozione alla lettura in ambienti sanitari (consultori, centri vaccinali, ambulatori), nelle biblioteche, nei Punti Lettura e in altri luoghi, al fine di raggiungere il maggior numero di bambini (0-6 anni) e famiglie possibili. Il ruolo degli Operatori (pediatri, personale ospedaliero, bibliotecari, educatori nei nidi, docenti della scuola dell’infanzia) per gli obiettivi del progetto è di massima importanza: garantisce che siano raggiunte tutte le famiglie, anche quelle con maggiore disagio sociale, economico e culturale; l’autorevolezza del pediatra ha massima efficacia sui genitori al fine di applicare i consigli ricevuti. Il pediatra può quindi contribuire al cambiamento in positivo delle abitudini familiari esponendo una locandina di Nati per leggere nelle sale d’attesa dell’ambulatorio, mettere a disposizione i libri per bambini nella sala d’attesa e consigliare la lettura. Il volontario di Nati per Leggere e? una persona che decide liberamente di dedicare del tempo alla promozione della lettura in famiglia già nei primi anni di vita, affinché possa diventare una buona pratica condivisa e abituale per chi si prende cura dei bambini e si impegna a diffondere un programma dal grande impatto educativo e sociale soprattutto nelle situazioni in cui le competenze genitoriali sono fragili.