TERAMO – Prendo atto, ormai senza stupore, delle ultime dichiarazioni del Presidente della Teramo Ambiente S.p.A. al quale non rispondo più nel merito, per evitare che prosegua questa diatriba sugli organi di informazione, tra l’altro da lui stesso voluta. Noto che le ultime dichiarazioni confermano implicitamente l’interruzione del rapporto fiduciario del presidente verso l’ente di cui è rappresentante in una società a controllo pubblico. Sorvolo pertanto anche su alcune ulteriori inesattezze come quella del pagamento dei contributi che, come risaputo, vengono erogati il 18 di ogni mese mentre oggi, faccio notare, siamo al 16.
Registriamo ancora una volta la mancata comprensione del ruolo di rappresentante del Pubblico in una società che è a controllo Pubblico, mentre torniamo a preoccuparci, come nostra priorità, delle difficoltà della TeAm, per garantire ad essa un futuro, e ai cittadini le giuste certezze. Cittadini che nei passati 10 anni, ed in particolare negli ultimi 5, hanno visto la crescita esponenziale dei costi delle tariffe.
Torno ad invitare tutti a svolgere il proprio ruolo e chiudere il canale delle polemiche sulla stampa, fermo restando che esistono le sedi opportune per rappresentare le contrapposizioni.
L’amministrazione comunale ha ereditato una situazione per la quale ancora si stanno cercando soluzioni. Ci auguriamo che l’attuale governance della Teramo Ambiente non ostacoli tale processo, nel quale non mancherà l’accertamento di eventuali responsabilità gestionali ma soprattutto per tornare a garantire l’efficienza di una società primaria per la vita sociale e civile della nostra Teramo.