TERAMO – Il Consigliere comunale del PD Flavio Bartolini disconosce il comunicato a firma del “Gruppo Consiliare Pd al comune di Teramo  – Unione comunale di Teramo – Manola Di Pasquale” nel quale si critica l’operato del Segretario Provinciale Gabriele Minosse sulla vicenda del ricorso del Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto contro le nomine del CdA del Ruzzo. Il Consigliere infatti spiega di non avere sottoscritto tale documento.

Al riguardo tengo a precisare quanto segue: COMPRENSIBILE LA SCELTA DEL SINDACO D’ALBERTO DI RICORRERE CONTRO LA NOMINA DEL CDA DEL RUZZO. COMPRENSIBILE LA SCELTA DEI COMPONENTI LA GIUNTA DI CONDIVIDERE LA SUA DECISIONE.

MALISSIMO HANNNO FATTO IL GRUPPO CONSILIARE DEL PD E L’UNIONE COMUNALE PD DI TERAMO AD EMETTERE UN COMUNICATO.

Non ero d’accordo, infatti,  che il Gruppo Consiliare emettesse un Comunicato entrando  in una triste vecchia guerra di vecchie fazioni che disonora chi vi partecipa con qualsiasi titolo.  A proposito di imprecisioni.

Mi chiedo se manca anche la firma del caro amico Alberto Melarangelo.  Sono certo che insieme alla mia firma manca anche la Sua. Stento a credere, infatti, che  abbia voluto ridurre il Suo ruolo di Super Partes – interpretato fino ad oggi con superba, elegante ed apprezzata  autorevolezza – schierandosi con una Parte… della Parte! O addirittura schierandosi con una Parte contro Due Parti… o tre Parti? quante sono quelle che compongono l’UNIONE (di Parti) del PD teramano?!!

Mi sento sinceramente estraneo a tutte queste Parti.

Sono felice, invece, di stare dalla Parte di chi, il 3 marzo scorso,  si è riconosciuto e schierato nella Mozione Giachetti per la quale sono stato eletto componente dell’Assemblea Nazionale de Pd.

Vado a cominciare questa esperienza con umiltà ed entusiasmo.

Concludo nell’affermare che, a mio avviso, il Sindaco D’Alberto – cui confermo la mia stima ed i miei sentimenti di amicizia – non ha bisogno che nessuno  lo difenda in questa sua decisione leale e trasparente e non di PARTE  –  di ricorrere contro la nomina del CDA del Ruzzo per le motivazioni che ha spiegato benissimo in occasione dell’assemblea del 1 dicembre scorso che abbandonò in aperta polemica con il metodo usato per lo scambio di ruoli tra il Presidente uscente Forlini e la consigliera Cognitti. “Il Testo unico delle società a partecipazione pubblica – dichiarò in quell’occasione – prevedono la figura di un amministratore unico: la scelta di un altro Cda avrebbe dovuto essere motivata facendo riferimento “alle specifiche ragioni di adeguatezza organizzativa e soppesando le esigenze di contenimento dei costi”.

Motivazioni e che niente hanno a che fare con la Politica e con i Politicanti, con le strumentalizzazioni e le risposte alle strumentalizzazioni che si leggono sui quotidiani.

Il Sindaco D’Alberto  non ha bisogno che sia difeso da chi tenterebbe di “delegittimare l’amministrazione di centro-sinistra del Comune capoluogo” – che guida con intelligenza, coerenza e paziente saggezza – da attacchi che disonorano chi li fa e chi ad essi finisce per rispondere.

Come non comprendere che agli attacchi poco onorevoli non si risponde con Comunicati inopportuni e tra l’altro “imprecisi” ma con la silenziosa, intelligente, coerente, paziente, saggia, operatività amministrativa?

Quella che pensa concretamente al Bene Comune e agli interessi dei cittadini e non spreca energie a rispondere a chi tenta di strumentalizzare una vicenda come quella del Ruzzo (e altre future  che non è difficile prevedere saranno puntualmente strumentalizzate) per riaprire mai sopite guerre intestine”.