ATRI – Ci risiamo. Ogni volta che si solleva una questione seria sullo stato delle finanze comunali, la risposta non è un’analisi trasparente, ma un attacco all’opposizione condito da slogan e vittimismo. Sorvoliamo sulle accuse di “complottismo” – sempre utili per evitare il confronto sui fatti – e veniamo al punto: il problema non è chi denuncia il dissesto, ma chi lo ha creato. • Il Sindaco dice che il problema non è il debito ma il credito? Bene, ma il credito (dicasi residui attivi) non si è certo creato da solo. Se il Comune ha difficoltà a riscuotere, forse è mancata una gestione efficiente negli anni scorsi e poi, per dirla tutta, quel credito (2.900.000 euro circa) e’ in larga parte inesigibile (vedasi crediti tributari verso aziende ormai fallite da anni). il Comune ha più spese che entrate disponibili ossia un saldo negativo nei conti pubblici e siccome non riesce sistematicamente a coprire la parte di bilancio scoperta, e’ stato obbligato dalla Corte dei Conti a un piano di riequilibrio finanziario. Anziché aumentare le entrate ritoccando tutte le aliquote possibili ed immaginabili pur di continuare a mantenere lo stesso livello di spesa (Che cosa ha prodotto?…sic) e ricorrere alle anticipazioni di cassa (solo l’ultima di 4.500.000,00 euro peraltro non restituite in tempo e che produrrà interessi passivi per oltre 300.000 euro), pensassero piuttosto a diminuire le spese iniziando proprio dalle loro indennità e dal numero dei componenti l’esecutivo comunale. Nelle normali famiglie quando le entrate languono si riducono le spese. Ai cittadini in un momento così complesso per ragioni economiche e sociali, non si può più chiedere nulla, hanno già dato abbondantemente. • Si parla di un video “taglia e cuci”? Bene, ma i cittadini hanno le orecchie per ascoltare e gli occhi per vedere. Se il Sindaco nelle sue dichiarazioni ha dato versioni contrastanti della situazione economica, non è colpa di chi lo fa notare. • Infine, la solita retorica dell’“opposizione che crea confusione”. Traduzione: chi chiede chiarezza sui conti pubblici viene accusato di fare allarmismo. Ma allora perché l’amministrazione è stata costretta a varare un piano di riequilibrio dalla Magistratura contabile? Invece di nascondersi dietro i giochi di parole su debiti e crediti, il Sindaco dovrebbe spiegare ai cittadini come intende risolvere il problema senza pesare ancora di più su di loro. Perché se qualcuno ha confuso i conti, non è certo l’opposizione.
Prospettiva Atri – da PD , Azione, Movimento 5s e Officina Atriana.