PINETO – “Un Carnevale ‘negato’ a causa della pandemia. A Pineto, nel periodo canonico della manifestazione, sempre organizzato da noi dal 2014 c’è in giro un vuoto, che si sente nella mancanza di allegria, di satira, di eccessi tipici di una festa ambigua e liberatoria. E allora la nostalgia dei carri e dei costumi tipici che li circondano si trasforma, o si metabolizza, in amarcord”. Così, in una nota, l’Associazione Culturale ‘Le Vie dell’arte’ di Pineto. “È difficile parlare di Carnevale nel momento in cui un virus lo ha cancellato dal calendario ufficiale e da quello di chi, il Carnevale, lo porta nel suo calendario del cuore per averci dedicato tanti anni della sua vita – si legge nella nota – Dal carnevale di Venezia a Sanremo, siamo passati dalle maschere alle mascherine sanitarie, dall’allegria alla necessità di proteggerci”.
“Noi Donne delle ‘Vie dell’arte’ ne conosciamo benissimo la valenza, le tradizioni, la storia popolare. Una straordinaria avventura partiti dal carnevale invernale del 2014 fino ad arrivare all’ultimo carnevale estivo con i preziosi abiti fatti a mano, in cui abbiamo impresso un mutamento di stile alla gestione. La presenza delle donne, dietro le quinte, è determinante. L’impegno di tutte noi con la nostra creatività, conferiscono il tocco di fantasia alla manifestazione, colorando i visi e cucendo vestiti, senza alcun timore per le eventuali critiche. Speriamo che nel 2022 – conclude l’Associazione – possiamo tornare a festeggiare senza patemi né preoccupazioni come negli anni pre-pandemia”.