TERAMO – Il Presidente della Fondazione Tercas, Tiziana Di Sante, invita i soggetti del territorio in possesso dei requisiti a presentare progetti rispondendo al  “Bando per le Comunità Educanti”, promosso dall’impresa sociale “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile  alimentato dai versamenti delle fondazioni di origine bancaria tra le quali Fondazione Tercas – disponibile on line sul sito www.conibambini.it. Il Presidente Di Sante auspica che le progettazioni che verranno elaborate e proposte da soggetti del nostro territorio saranno anche in questa occasione apprezzate e valutate positivamente per ottenere finanziamenti come già avvenuto in occasione di  Bandi precedenti. Sulla Home Page del Sito Internet della Fondazione Tercas sono elencati i progetti vincitori di Bandi di passate edizioni che hanno avuto importanti ricadute anche economiche sul nostro territorio.

Il Bando per le Comunità Educanti è rivolto al mondo del Terzo settore e si propone di identificare, riconoscere e valorizzare le comunità educanti, intese come comunità locali di attori (famiglie, scuola, singoli individui, reti sociali, soggetti pubblici e privati) che hanno, a diverso titolo, ruoli e responsabilità nell’educazione e nella cura di bambini e bambine, ragazzi e ragazze che vivono nel proprio territorio. La povertà educativa è un fenomeno complesso, che non riguarda solo la dimensione scolastica, ma più in generale quella educativa, sociale ed economica. Sommando i minori in povertà assoluta e quelli in povertà relativa, sono circa 3 milioni e 600 mila i minori poveri in Italia, un terzo del totale. La risposta al fenomeno della povertà educativa minorile è la comunità educante, che comprende l’insieme dei soggetti coinvolti nella crescita e nell’educazione di bambini, bambine e adolescenti. Una comunità che cresce “con” loro, e non solo per loro; che educa gli adulti del domani, ma che si fa anche educare e cambiare da loro. Questa è anche una consapevolezza maturata durante la pandemia. L’indagine Demopolis-Con i Bambini realizzata lo scorso novembre ha infatti registrato che per il 67% degli italiani la responsabilità dei minori è di tutta la comunità, dato che si attestava al 49% nella rilevazione dell’anno precedente.

Il Bando ha l’obiettivo proprio di favorire la costruzione e il potenziamento di “comunità educanti” efficaci e sostenibili nel tempo, che siano in grado di costituire l’infrastrutturazione educativa del territorio di riferimento e di offrire risposte organiche, integrate e multidimensionali ai bisogni educativi di bambini, bambine e adolescenti. Per far nascere una comunità educante è necessario coinvolgere tutti i soggetti del territorio, per riportare i giovani e le loro famiglie al centro dell’interesse pubblico. Condividendo strumenti, idee e buone pratiche, è possibile raggiungere l’obiettivo comune di migliorare le condizioni di vita dei minori, che diventano non solo destinatari dei servizi, ma soprattutto protagonisti e soggetti attivi delle iniziative programmate e attivate.

L’iniziativa sosterrà partnership ampie e competenti tra i soggetti attivi sul territorio (mondo del terzo settore e della scuola, ma anche quello delle istituzioni, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dell’università, della ricerca e il mondo delle imprese) che presentino programmi di creazione e mantenimento nel tempo di una comunità educante in grado di presidiare in maniera stabile i processi educativi del contesto in cui intende operare. Si sottolinea la necessità che venga definito chiaramente il territorio di riferimento della comunità educante, tenendo conto dell’importanza di un pieno e non generico coinvolgimento degli attori locali. Il loro ruolo presuppone infatti la diretta conoscenza delle problematiche e dei bisogni della comunità, con particolare riferimento alla situazione dei giovani.

Le proposte devono essere presentate esclusivamente on line, tramite la piattaforma Chàiros, entro il 30 aprile 2021. Sono previsti incontri di presentazione online del bando.

Le proposte selezionate, al termine della prima fase di valutazione, accederanno alla successiva fase di progettazione, nella quale i progetti ammessi dovranno definire ulteriormente la proposta progettuale, in collaborazione con gli uffici di Con i Bambini, e prevedere l’integrazione nel progetto di un disegno di valutazione d’impatto. Solo al termine della seconda fase, in caso di esito positivo, si procederà all’eventuale assegnazione del contributo. Il bando mette a disposizione un ammontare complessivo di 20 milioni di euro, in funzione della qualità delle proposte ricevute.

IL FONDO NAZIONALE PER IL CONTRASTO ALLA POVERTÀ EDUCATIVA MINORILE è istituito con la Legge di Stabilità per il 2016 (Legge n. 208/2015) che, ai commi 392-395, prevede l’istituzione del Fondo alimentato dai versamenti delle fondazioni di origine bancaria, con l’obiettivo di affrontare il fenomeno della povertà educativa minorile e sostenere l’infanzia svantaggiata. Nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, tra le quali Fondazione Tercas, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. La durata del progetto (che ha reso concreto un impegno che le fondazioni stesse avevano assunto in occasione del XXIII Congresso Acri, tenutosi a Lucca nel giugno 2015), originariamente di tre anni, è stata esteso fino al 2021.

Il funzionamento del Fondo, è finalizzato in particolare a sostenere “interventi sperimentali finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori”, ed è disciplinato dal Protocollo firmato il 29/04/16 da Acri, Presidenza del Consiglio dei Ministri, MEF e Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Il soggetto attuatore è stato individuato nella Fondazione con il Sud, attraverso l’impresa sociale “Con i bambini srl”, appositamente costituita per lo scopo al fine di garantire maggiore trasparenza e tracciabilità della gestione del Fondo. “Con i Bambini” ha pubblicato ad oggi dieci bandi una iniziativa in co-progettazione, due iniziative in cofinanziamento, selezionando complessivamente 375 progetti in tutta Italia, con un contribuito di circa 298 milioni di euro. Gli interventi coinvolgono oltre 480.000 bambini e ragazzi, insieme alle loro famiglie, che vivono in condizione di disagio, interessando direttamente circa 6.600 organizzazioni, tra Terzo settore, scuole, enti pubblici e privati.