ANDRIA – Un ordigno è stato fatto esplodere sull’auto del responsabile dell’area tecnica della squadra di calcio della Fidelis Andria (serie D) mentre nello stadio i calciatori si stavano allenando.
E’ accaduto nel pomeriggio di ieri ad Andria. L’esplosione ha danneggiato il parabrezza e la parte superiore del cofano. L’episodio è stato denunciato al commissariato di polizia e raccontato pubblicamente dalla società calcistica sui canali social, attraverso i quali viene espressa vicinanza e solidarietà alla vittima dell’atto intimidatorio, Fabio Moscelli, e lanciato un appello ai tifosi. “Quanto accaduto nel pomeriggio di ieri all’esterno dello Stadio Sant’Angelo dei Ricchi durante un allenamento della prima squadra della Fidelis è qualcosa di inaudito ed estremamente grave“, si legge nel post. La società parla di “consapevolezza di aver superato un limite che adesso non è più tollerabile”, si dice vicina a Moscelli e chiede ai tifosi “di prendere subito le distanze da quanto accaduto e di aiutare le forze dell’ordine a risalire a chi ha compiuto il vigliacco gesto“.
Infine un monito: “Se si dovessero verificare altri episodi di violenza di qualsiasi genere – si legge – la società, oltre all’immediato disimpegno da parte di tutti i soci, potrà anche decidere di ritirare la squadra dal campionato“. La squadra è terzultima in classifica e reduce da una dura sconfitta, 6-3 incassato a Cerignola. “Una stagione può essere difficile, può diventare complicata nonostante si sia cercato di programmarla, può cambiare obiettivi durante – spiegano dalla società – ma non può mai trasformarsi in un campo di guerra” – ANSA –