TERAMO – L’assemblea della Gran Sasso Teramano, società in liquidazione che gestisce gli impianti di risalita a Prati di Tivo e Prato Selva, ieri sera, dopo la relazione del liquidatore Gabriele Di Natale, all’unanimità, ha approvato lo schema di contratto con la Siget srl (società che anche in passato e per alcune stagioni aveva avuto in gestione gli impianti) che ha fatto pervenire una proposta di gestione valida fino al 30 settembre per un importo di 50.000,00 euro.
La Siget srl firmerà il contratto ed entrerà in possesso degli impianti solo al termine dei lavori di “manutenzione programmata” che saranno realizzati dalla Provincia e per i quali sono già state avviate le procedure. Gli interventi (dalle due alle tre settimane di lavori) consentiranno di riaprire la cabinovia in assetto pedonale e il tapis roulant mentre, nel contempo, si sta preparando la gara per la manutenzione quinquennale, circa 120.000.00 euro, sempre a cura dell’Ente.
All’assemblea ha partecipato, per conto della Regione, l’assessore al turismo, Giorgio D’Ignazio che in queste settimane ha seguito da vicino gli sviluppi della vicenda, occupandosi anche dei finanziamenti (post sisma 2009) di Prato Selva, circa 170.000,00 euro, destinati in un primo momento dalla Regione al Comune e che, su richiesta dello stesso Comune di Fano Adriano, potrebbero essere conferiti alla Provincia per un intervento coordinato e complessivo di manutenzioni.
Per la Provincia era presente il vicepresidente Severino Serrani: “Questa è una operazione ponte; di più, considerati i tempi del nostro insediamento e le situazioni che abbiamo dovuto affrontare, non si poteva fare. Finalmente abbiamo un gruppo di operatori privati che vuole investire nella gestione e questo è un notevole passo avanti, in queste ore c’è tutto l’impegno dell’amministrazione per portare a termine i lavori con celerità, una corsa contro il tempo condizionata dalle circostanze atmosferiche”.
Nel commentare gli ultimi sviluppi il presidente Diego Di Bonaventura ha dichiarato “Ringraziamo gli operatori che stanno scommettendo insieme a noi su una partita che deve uscire dalle secche del contingente: adesso, subito, non a fine stagione, ci sediamo tutti insieme, con i Soci, con i Comuni del comprensorio, con il Parco, con i tecnici e gli operatori locali per ripensare e riprogettare le condizioni di base per rilanciare quest’area. Oltre gli impianti, evidentemente, utilizzando gli strumenti finanziari che ci sono ma che prevedono un progetto a lungo termine, un ripensamento dell’idea stessa di turismo montano con la valorizzazione di tutti gli elementi, a cominciare da quelli ambientali, che fanno martketing territoriale”.