TERAMO – Un cane morto in circostanze drammatiche e molto poco chiare: un pastore maremmano abruzzese, in provincia di Teramo, è stato avvistato dapprima senza vita appeso alla forca di un trattore, in seguito gettato in fondo a un dirupo e infine scomparso nel nulla. LNDC Animal Protection ha seguito fin da subito la dolorosa morte di questo animale innocente ed è entrata in azione all’istante per fare chiarezza e rendere giustizia al povero cane.

Il cane, già segnalato per maltrattamenti dalle persone del posto, era di proprietà di un allevatore. Le Forze dell’ordine hanno chiamato il suo proprietario per accertarsi delle condizioni di vita del cane e il giorno seguente l’animale è stato avvistato in strada da alcune persone: era appeso per il collo alla forca di un trattore, senza vita. Le Forze dell’Ordine sono uscite per verificare l’accaduto e hanno poi trovato il cane gettato in fondo ad un dirupo dal quale non sono riusciti a recuperarlo a causa del terreno scosceso e impervio. Il giorno seguente sono tornati per prelevare il corpo esanime del cane e semplicemente non c’era più, era scomparso. In questa vicenda ci sono troppi buchi neri, soprattutto nella versione del proprietario del cane, motivo per cui, dopo aver seguito il caso, LNDC Animal Protection non ha perso tempo opponendosi immediatamente all’archiviazione di un caso ancora tutto da chiarire.

“Noi combattiamo tutti i giorni in Tribunale per i tanti animali maltrattati e uccisi ingiustamente. Quando le circostanze di queste morti sono poco chiare e dubbie, spesso viene disposta la loro archiviazione. Ed è qui che noi non possiamo mollare, anzi, ci opponiamo con tutte le nostre forze e mettiamo in luce tutto ciò che non è stato fatto e che deve essere chiarito e indagato per rendere giustizia a questi poveri innocenti. Siamo felici di sapere infatti che in questo caso la nostra opposizione sia stata accolta e che le investigazioni proseguiranno, questi animali meritano giustizia”, dichiara Piera Rosati, Presidente di LNDC Animal Protection.