BISENTI. “Mai più come Pilato. Educare alla responsabilità per contrastare la cultura dell’indifferenza” è questo il titolo della giornata di studio organizzata per domani – (16 novembre 2019) con inizio alle 10,30 – dalla Fondazione TESEO per contrastare la cultura dell’indifferenza. L’iniziativa si terrà a Bisenti, nei locali del Ristorante Abruzzo Incantato in località Troiano, 7. Una scelta non casuale dato che la cittadina del teramano, secondo molti studiosi, avrebbe dato i natali proprio al procuratore romano Ponzio Pilato.
Il programma nel dettaglio prevede un colloquio di condivisione tra persone, istituzioni e associazioni sul tema dell’indifferenza all’interno della società, finalizzato a tratteggiare percorsi in grado di rigenerare la comunità e sottrarre spazio alla distanza creata dall’indifferenza con una prima stesura di azioni e di alleanze. Si rifletterà poi sul contributo che il mondo dell’informazione potrebbe dare su questo argomento e verrà presentato il bando per il conferimento di borse di studio rivolto alle Scuole Secondarie di I e di II grado, statali e paritarie, dedicato al tema: “Etica della responsabilità al tempo dell’indifferenza”.
La mattinata si concluderà con un pranzo offerto ai partecipanti e dalle 16 ci sarà una visita guidata alla casa di Pilato, nel centro storico di Bisenti.
“‘Mai più come Pilato’ – dichiara il Presidente della Fondazione TESEO, Claudio Teseo – è il tema conduttore delle attività del Centro Culturale della Fondazione. Dalla scelta di Pilato di non condannare a morte il Salvatore, discendono sia il riconoscimento di non voler condannare un innocente, sia un giudizio negativo per questo suo non voler prendere posizione. La sua inerzia di fronte alla responsabilità di una scelta è apparsa così emblematica da giustificare l’espressione ‘lavarsi le mani come Ponzio Pilato’, divenuta metafora di un’indifferenza colpevole. La perdita di valori sembra far rima con perdita di educazione”.
Teseo precisa: “Il lavarsi le mani, l’irresponsabilità diffusa, è una ‘emergenza educativa’. Fondamentale, quindi, ripartire dall’educazione, con nuovi percorsi volti a favorire la libertà della coscienza oltre le costrizioni, il giudizio critico sulla realtà, la responsabilità delle decisioni e delle scelte, l’adesione ai valori di solidarietà, fraternità, uguaglianza. E’ tempo di sottolineare l’importanza dell’assunzione di responsabilità, a ogni livello, per contrastare la cultura dell’indifferenza e dello scarto”.
Come spiegato dal presidente della Fondazione, “Si tratta di rimboccarsi le maniche e trovare la giusta articolazione per il nostro impegno sia sul piano educativo che nella costruzione di reti, sinergie e convergenze. Togliamo il velo che ci offusca lo sguardo e cominciamo a agire, ‘mai più come Pilato’, con questo stesso spirito, invitiamo a aderire all’appello ‘Educare alla responsabilità’ per porre le basi di un movimento capace di sviluppare il senso di solidarietà”.
A proposito dell’attività della Fondazione, nata con lo scopo di sostenere studenti meritevoli provenienti da situazioni socio-economiche svantaggiate attraverso l’erogazione di borse di studio, il presidente conclude: “Credo che tutti abbiamo l’opportunità di essere più delle circostanze che la vita ci offre. In una società nella quale sono sempre più le risorse dei padri a condizionare il successo dei figli, la Fondazione vuole fare in modo che l’ascensore sociale possa funzionare anche per i ragazzi dotati che non possono contare sulle risorse dei genitori, aiutandoli a raggiungere le mete della loro esistenza in modo che tutti abbiano le possibilità per raggiungere il loro pieno potenziale”.