PESCARA – Ieri, a seguito di confronto con il Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo, sono state approvate le linee di indirizzo regionali per le prestazioni aggiuntive nella Sanità. Per la FP Cgil erano presenti il Segretario generale Luca Fusari, il Coordinatore regionale sanità Marco Di Marco e la delegata dei Medici Luana Di Gregorio. “Le linee guida sono un importante risultato, in quanto danno degli indirizzi uniformi alle ASL per quanto riguarda la gestione, l’utilizzo e la remunerazione delle prestazioni aggiuntive – dichiara il segretario Fusari – allo scopo, ad esempio, di ridurre le liste e i tempi di attesa, fronteggiare eventuale carenza di organico e far fronte ad improvvisi aumenti di domanda delle prestazioni. Nel documento si è chiarito, sia l’aspetto economico prevedendo una remunerazione minima uguale per tutte le ASL, sia quello relativo alla tipologia di personale che può effettuare le prestazioni aggiuntive ovvero tutti i profili professionali per quanto riguarda il comparto”.
“Le prestazioni aggiuntive restano, tuttavia, un elemento di eccezionalità e di emergenza che non può essere la risposta definitiva al problema delle liste di attesa. Questo perché, innanzitutto, sono effettuate oltre il normale orario di lavoro – continua il sindacalista – incidendo in modo significativo nella conciliazione vita privata/lavoro dei dipendenti, poi incidono sulla qualità del servizio che, per quanto rimanga negli standard, non sarà mai quello di chi effettua il normale orario di lavoro. Il tempo usura e questo vale di più per chi già fa lavori usuranti come quello nel Servizio Sanitario. L’unico modo per risolvere il problema delle liste di attesa è solo quello di incrementare la dotazione organica presente nelle ASL e l’unico modo per dare dei dovuti e giusti riconoscimenti economici e salariali al personale che lavora nelle ASL è quello di prevedere dei rinnovi contrattuali che, almeno, conservino il potere di acquisto dei dipendenti e che non si riducano, come nella proposta del governo, ad una offerta economica ben al di sotto del livello del tasso di inflazione nel triennio di riferimento e, in parte significativa, già assorbita dall’Indennità di Vacanza Contrattuale già percepita dai dipendenti ASL”.
“Per questo, insieme alla UIL FPL e UIL PA saremo a Roma, il prossimo 19 ottobre, per rivendicare una Sanità Pubblica e Universale che sia di qualità e per un giusto Contratto con un riconoscimento economico che rispetti le professionalità degli operatori sanitari e conservi il loro potere di acquisto”, conclude Luca Fusari.