PINETO – Mentre l’amministrazione comunale di Pineto, si pregia a chiacchiere, di essere Città all’avanguardia nelle scelte ambientaliste, finge di non sapere e non vedere cosa è diventata la frazione di Torre San Rocco: ormai una discarica a cielo aperto.

Sulla delicata questione ambientale e rischi per la pubblica salute, intervengono il coordinatore locale della Lega-Pineto, Mario Chiatamone Ranieri e il consigliere comunale Pasquale Brecciara

La grande quantità di rifiuti stoccata e lavorata sia da AM Consorzio/Se.lecta che dalla vicina Said producono inevitabilmente sostanze nocive per la salute dei residenti di Torre San Rocco che hanno segnalato diverse volte la continua violazione alle prescrizioni di sicurezza impartite alle due ditte ma sia le autorità amministrative che questa inefficiente giunta “sinistra-grillina” del Comune di Pineto, rimangono indifferenti davanti all’inopportunità che due aziende, che si occupano di lavorare rifiuti anche pericolosi possano avere sede a confine con la zona agricola e residenziale producendo odori molesti, deturpamento dell’ambiente circostante, oltre al traffico di auto e camion sulla via Giove ormai diventata una superstrada. Si aggiunga al danno, l’inevitabile deprezzamento del valore delle case, che i residenti hanno costruito o acquistato con notevoli sacrifici e che oggi praticamente non valgono più nulla.

Inoltre, continuano i rappresentanti della Lega-Pineto, il sito qualche anno fa fu interessato da un vasto incendio mettendo a rischio l’incolumità di decine di famiglie, di attività produttive, di animali e di molte coltivazioni.

La Lega-Pineto, concludono i due rappresentanti, sensibile alla tutela ambientale della nostra amata Città, è vicina e sostiene i cittadini che si stanno costituendo in un Comitato per difendere il territorio e la salute pubblica con l’obiettivo di chiedere la delocalizzazione delle attività.

F.to Mario Chiatamone Ranieri (Coordinatore Lega-Pineto)

F.to Pasquale Brecciara (Consigliere Comunale Lega-Pineto)

Ai Sindaci dei Comuni

Della Provincia di Teramo

Aperta la sesta edizione dei Comuni Ciclabili. Tursi (presidente FIAB): «Città e bicicletta necessarie per la transizione energetica»

Sono aperte le candidature per la sesta edizione dei ComuniCiclabili, l’ambizioso progetto con cui la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta ha valutato in questi anni 174 amministrazioni in tutta Italia, dove la rete è in continua crescita (il 20% dei cittadini vive in queste aree urbane).

Non si tratta di un premio, dato una volta per tutte, ma di una fotografia della situazione attuale sotto diversi punti di vista (quattro gli ambiti complessivi: mobilità urbana, cicloturismo, comunicazione e promozione, governance). Situazione che può migliorare o peggiorare. Come ogni anno potete consultare il sito ufficiale per scoprire come far aderire il vostro comune e ottenere il ranking in bike smile (da 1 a 5).

«Il momento attuale mette in luce le carenze e i ritardi accumulati dall’Italia verso la reale transizione energetica – ha commentato Alessandro Tursi, presidente FIAB – E questo vale tanto sulle rinnovabili, quanto sulla mobilità ciclistica e attiva. I comuni possono e devono fare la loro parte: è tempo di rompere gli indugi, per accelerare finalmente verso quella via europea basata su bicicletta e mezzi pubblici. ComuniCiclabili è uno strumento che FIAB mette a disposizione di sindaci e assessori per confrontarsi e focalizzarsi sulle strategie. Le azioni da mettere in campo sono tante, attuabili anche nel brevissimo periodo».

A ridosso delle elezioni politiche del 25 settembre, FIAB ha spedito una lettera aperta a tutti i candidati e le candidate delle forze politiche in campo. Le proposte, che vi invitiamo a scoprire e diffondere, puntano su incentivi, attuazione piena del Piano Generale della Mobilità Ciclistica, promozione del cicloturismo. Ma, come accennato dal presidente FIAB, anche le città possono e devono fare la propria parte.

Attraverso l’iniziativa ComuniCiclabili la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta intende stimolare i comuni ad adottare politiche a favore della mobilità ciclistica. La valutazione del grado di ciclabilità di ogni territorio (assegnato sulla base di un’analisi oggettiva) è espressa con un punteggio da 1 a 5, indicato con il simbolo dei bike smile, anche sulla bandiera gialla che viene consegnata ad ogni ComuneCiclabile.

In più FIAB offre alle amministrazioni suggerimenti in merito a interventi da intraprendere per migliorare di anno in anno il proprio livello di ciclabilità e formazione, attraverso la “Scuola di ComuniCiclabili“. A ogni edizione FIAB verifica lo stato di tutti i comuni presenti nel circuito e rinnova il punteggio assegnato, adeguandolo ai passi (avanti o indietro) compiuti da ogni singola amministrazione.

l’iniziativa ComuniCiclabili la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta intende stimolare i comuni ad adottare politiche a favore della mobilità ciclistica. La valutazione del grado di ciclabilità di ogni territorio (assegnato sulla base di un’analisi oggettiva) è espressa con un punteggio da 1 a 5, indicato con il simbolo dei bike smile, anche sulla bandiera gialla che viene consegnata ad ogni ComuneCiclabile.

In più FIAB offre alle amministrazioni suggerimenti in merito a interventi da intraprendere per migliorare di anno in anno il proprio livello di ciclabilità e formazione, attraverso la “Scuola di ComuniCiclabili“. A ogni edizione FIAB verifica lo stato di tutti i comuni presenti nel circuito e rinnova il punteggio assegnato, adeguandolo ai passi (avanti o indietro) compiuti da ogni singola amministrazione.