E’ una brutta storia quella della Riello in Abruzzo, una delle aziende leader in Italia nel settore della climatizzazione, che chiuderà lo stabilimento di Villanova di Cepagatti, in provincia di Pescara, avviando la procedura di licenziamento per 71 lavoratori e lo spostamento di 19 addetti
La decisone dell’azienda avrà gravissime conseguenze per 71 lavoratori e per le loro famiglie, che rischiano di piombare nella povertà nel pieno di una pandemia e di una crisi economica senza eguali negli ultimi decenni. La notizia, piovuta come un fulmine a ciel sereno nell’anno dell’ecobonus caldaie, ha lasciato tutti sbigottiti per la mancanza totale dei segnali tipici di un’azienda in crisi . Fino al mese di luglio la produzione è stata in costante aumento, il settore di ricerca e sviluppo ha incessantemente contribuito all’introduzione di nuove tecnologie e gli operai hanno lavorato fino a coprire tre turni. In tale contesto la scelta scellerata di chiudere è incomprensibile. Insomma, Riello è un’azienda tutt’altro che in crisi e la chiusura del sito abruzzese sarebbe motivata esclusivamente dalla volontà di incrementare i profitti. Nel piano industriale della multinazionale la Riello ha deciso di implementare i suoi stabilimenti del Nord e di esportare lavoro all’estero, impoverendo un territorio già martoriato. E’ questo è molto pericoloso per l’Abruzzo.
L’assessore regionale Pietro Quaresimale lo aveva già detto. Passata la pandemia, finite le misure straordinarie di cassa integrazione, e soprattutto finito il blocco dei licenziamenti, alcuni comparti industriali ora conoscono dei contraccolpi forti. L’azienda ha già usufruito degli ammortizzatori sociali (la Cigo) nel corso del 2020. Ora, evidentemente neanche un fatturato di 300 milioni e 19 milioni di euro di utili bastano alla multinazionale Usa Carrier Corp che controlla dal 2017 il gruppo Riello per evitare la chiusura, in buona salute quanto a risultati economico-finanziari e performance.
Grazie all’assessore alle Politiche del Lavoro, Pietro Quaresimale, ora nasce il tavolo regionale per la vertenza Riello. Oggi, presso la sede della Regione Abruzzo, in via Passolanciano a Pescara, i sindacati regionali, le Rsu dello stabilimento di Cepagatti, la direzione del Gruppo Riello e il sindaco di Cepagatti “ avranno un primo contatto – ha detto l’assessore – necessario per capire direttamente i termini della vertenza, ma soprattutto propedeutico per la costituzione del tavolo nazionale presso il Mise dopo la mia richiesta formale avanzata nei giorni scorsi ai ministri Giorgetti e Orlando”.