Ci siamo, lunedì mattina tornerà a suonare la campanella e vi troverà sui banchi di scuola. Certo, ci sarà un pizzico di comprensibile malinconia per le vacanze ormai finite, ma anche l’eccitazione nel rivedere i compagni, quei compagni che per molti di noi rimarranno gli amici di una vita. Sarete più di 173mila, di ogni ordine e grado. Ad accogliervi ci saranno i dirigenti scolastici, il personale ausiliario e gli insegnanti, che un po’ “temete”, ma la cui importanza nella vostra formazione di donne e uomini vi sarà ben chiara tra qualche lustro. Alcuni di voi avranno il privilegio di ospitare, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la cui presenza è motivo di orgoglio per tutti noi, un importante riconoscimento al modello di scuola resiliente che ha caratterizzato L’Aquila e che testimonia il rinnovato e concreto impegno di tutte le istituzioni, a dieci anni dal sisma che ha devastato il capoluogo di Regione, ad accelerare il processo di ricostruzione. Dieci anni di ordinaria precarietà che non vi hanno impedito di fare il vostro dovere, sottraendo qualcosa, semmai, al diritto di studiare in condizioni adeguate. Perché studiare è anche un diritto, difendetelo, rivendicatelo. Non fatelo (solo) per conseguire il titolo di studio, fatelo per voi stessi, per diventare persone migliori. Lo studio richiede sacrificio perché la vita, là fuori, è sempre più difficile. Allenate il vostro coraggio e qui mi rivolgo a chi ne ha più bisogno: a chi varca per la prima volta il portone e a chi si appresta a percorrere l’ultimo tratto che lo separa dalla vita reale. Se studierete con il giusto impegno e la necessaria costanza sarete preparati ad affrontare le avversità, le sfide e i cambiamenti. L’Italia ha bisogno di voi, ne ha bisogno più che mai.
Marco Marsilio Presidente della Regione Abruzzo