TERAMO – Per adesso il Teramo deve sfoltire la rosa: è questa l’unica indicazione chiara che emerge dalle volontà della presidenza. In poche parole bisogna ridurre il costo complessivo di gestione, indicazione rispettabile, condivisa o meno che sia, per una sommatoria di motivi. Soltanto successivamente, quindi, si procederebbe con la Fase 2, quella del presumibile completamento di un organico che, siamo sempre nel campo delle supposizioni, sarebbe stato nel frattempo sfoltito.

Certo, se il buongiorno si vede dal mattino, l’essersi sgravati dei costi di un anno di Bruno Tedino e del suo team (a naso siamo oltre i 400.000 euro lordi – ndr) equivale ad aver iniziato bene, ma per Andrea Iaconi e Sandro Federico il grande del lavoro deve arrivare e, forse, liberarsi di altri contratti oggi considerati “fuori budget”, agevole non sarà… Non crediamo, poi, che il DG in particolare, guardandosi alle spalle, viva benissimo questa situazione, lui che, più di altri, è consapevole del fatto che arrivare terzi o quarti, in una trattativa, è cosa ben diversa che giocarla d’anticipo, ammesso che nel mentre il prescelto non si sia già accasato.

Vanno pertanto smentite tutte le voci che girano sul mercato del Teramo in “entrata”: di questi tempi i procuratori sanno come muoversi e riescono facilmente a promuovere i loro assistiti. Forse i biancorossi un interessamento concreto lo avevano avuto, ma risale a diverse settimane addietro, esattamente per il difensore centrale della Sanremese (serie D), il 24enne Alex Gagliardini. Acqua passata, oramai.

In questi giorni il presidente dovrà decidere a quanto ammonterà il budget della prossima stagione: è ovvio che rimane una condizione assoluta per poter agire concretamente, a prescindere dalla vertenza-calciatori non definita, dalla data del raduno mai formalizzata e da ogni altra condizione, elementi tipici del periodo.

Buon Ferragosto!