TERAMO – ‘Servizio elettrico nazionale’, è la società che gestisce la maggior tutela, meglio conosciuta dagli utenti come ‘Enel’ pre-privatizzazione ed ex monopolista della provincia di Teramo. Su questi presupposto, l’associazione ‘Robin Hood’ informa che “in questi giorni sono centinaia le richieste pervenute per raccomandate Ar, per il pagamento di bollette degli anni passati. Sin qui nulla di nuovo o di anomalo – commenta l’associazione a difesa dei consumatori – ma dall’analisi delle richieste alcuni aspetti emergono e sono rilevanti, cittadini che non avevano ricevuto le fatture, diverse pagate e in genere emesse a chiusura dei rapporti contrattuali,  ma soprattutto richieste per migliaia di euro, relative a diverse annualità. La sensazione è che i sistemi siano andati per qualche motivo in tilt e di colpo le normali procedure seguite dalle società di vendita ripartite”.

“Il problema rilevante è la verifica della correttezza delle stesse, sia in termini di consumo sia per eventuali pagamenti effettuati e non registrati. ‘Servizio elettrico nazionale’ non ha più uffici e il costo per il contatto telefonico da cellulare, è rilevante. La società minaccia, entro dieci giorni dal mancato pagamento, di provvedere all’azione di recupero legale e distacco. Inutile evidenziare che siamo in estate, sono state introdotte dalle banche procedure di accesso difficili per Covid e  i tempi di risposta di soggetti terzi per le verifiche. Una doccia fredda dunque per i consumatori teramani rimasti fedeli, una ulteriore spinta verso il mercato libero”, conclude Robin Hood.