L’AQUILA – Prende il via l’iniziativa “Oltre il carcere” grazie alla quale verrà messo a disposizione di tutto il mondo legato al disagio e alle conseguenze della detenzione il primo numero verde gratuito in Italia che, dopo Roma, sarà incubatore di integrazione e solidarietà anche in Abruzzo. A presentarlo questa mattina a Palazzo dell’Emiciclo sono intervenuti Sabrina Bocchino Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, Gianmarco Cifaldi Garante dei Detenuti della Regione Abruzzo, Alessandro Pinna presidente dell’Isola Solidale e Alessandro Amicone presidente dell’associazione “Roccaraso Futura”.
Il numero verde è promosso dall’Isola Solidale in collaborazione con il Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Abruzzo e si avvarrà anche della grande rete solidale presente nella regione e in particolare con l’associazione Roccaraso Futura, grazie alla quale l’Isola Solidale ha aperto la sua sede secondaria nella regione. Collaborazione, che soprattutto nel periodo di emergenza legata al Covid 19 ha cercato di mettere in campo ogni mezzo per sostenere e aiutare famiglie, bambini in stato di disagio economico e sociale soprattutto se con un parente di carcere.
Da metà marzo, soprattutto nell’Alto Sangro, sono state donate 400 colombe e 100 uova di Pasqua e oltre 400 kg di pasta a nuclei familiari fragili. L’Isola Solidale è una struttura che, grazie alle leggi 266/91, 460/97 e 328/2000, ospita persone che hanno commesso reati per i quali sono state condannate, che si trovano agli arresti domiciliari, in permesso premio o che, giunte a fine pena, si ritrovano prive di riferimenti familiari e in stato di difficoltà economica.
Per Sabrina Bocchino “Siamo innanzitutto soddisfatti di aver istituito la figura del Garante dei Detenuti in Abruzzo. L’istituzione del numero verde è la prova che il Garante svolge bene il suo ruolo e sarà accompagnato in questa nuova funzione da giovani laureati e competenti. Mi piace sottolineare che il numero verde è un aiuto diretto alle famiglie e soprattutto ai minori che vivono l’esperienza del carcere attraverso un familiare detenuto.”
Per il Garante dei Detenuti Gianmarco Cifaldi “L’attivazione di questo servizio rappresenta un momento di crescita per la nostra Regione e auspico che l’iniziativa si allarghi anche in tutto il Paese. Il numero verde offrirà servizi all’interno del carcere andando a semplificare tutta una serie di passaggi burocratici che il detenuto doveva sopportare per dialogare all’esterno. Adesso attraverso un link veloce i detenuti si potranno collegare con l’Ufficio del Garante regionale, dove troveranno persone giovani e competenti a sostenerli. Un servizio –sottolinea Cifaldi – teso ad allargare le tutele anche alla familiarità del detenuto: un segnale di ulteriore apertura al mondo della detenzione”.
“Un servizio – spiega Alessandro Pinna, presidente dell’Isola Solidale – che abbiamo sognato da anni e che oggi diventa realtà per essere più vicini non solo ai detenuti e agli ex detenuti, ma soprattutto alle loro famiglie e in particolare modo ai minori che spesso a seguito della detenzione di un genitore vivono preoccupanti situazioni di disagio e di emarginazione. Con l’arrivo della tempesta Covid 19, poi, ci siamo dovuti confrontare anche con una condizione sociale ed economica disastrosa e per questo motivo abbiamo cominciato anche un’attività di sostegno alimentare, economico e psicologico che verrà messo a regime con l’entrata in funzione del nostro numero verde”.
“Questo servizio – sottolinea Alessandro Amicone, presidente dell’associazione Roccaraso Futura – che viene presentato oggi rappresenta un concreto e indispensabile aiuto per le persone che si trovano in questo periodo ancora di più in difficoltà. L’emergenza sanitaria ha stravolto le nostre vite e per chi esce da una situazione detentiva, già privo di punti di riferimento e spesso senza nessun familiare né una casa, sapere che c’è chi può aiutarli e orientarli significa spesso una salvezza. Con l’Isola Solidale stiamo portando avanti bellissimi progetti di assistenza e li ringrazio per il grande lavoro che fanno ogni giorno per contenere il disagio e prevenire con ogni mezzo anche l’eventuale rischio di recidiva”. (ACRA)
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