MONTORIO – Nella serata di ieri il Partito Democratico ha indicato la Dirigente scolastica Eleonora Magno candidato sindaco di Montorio al Vomano. Era l’ultimo passaggio formale da dover assolvere a margine del vertice provinciale di domenica scorsa (Amministrative Montorio, il PD sceglie Eleonora Magno: passo indietro di Marco Citerei).

Erano presenti, oltre agli iscritti e ai tesserati, il segretario provinciale Piergiorgio Possenti, la presidente regionale Manola Di Pasquale, il segretario di circolo Marcello Di Emidio,  i consiglieri regionali Dino Pepe e Sandro Mariani, Renzo Di Sabatino, e i 4 ex competitor Andrea Guizzetti, Marco Citerei, Gianni Di Centa e, questa volta, anche Alessandro Di Giambattista.

Quest’ultimo, piuttosto contrariato, avrebbe motivato il suo stato d’animo per alcune scelte territoriali operate dal Partito in passato ma anche nel recente, puntando indirettamente l’indice contro il segretario di Circolo. Tuttavia il PD ha provato, e prova ancora, a coccolarselo, nonostante ieri si sia trattato di poco più che un atto dovuto, da minimo sindacale.

Ovvio che Di Giambattista non abbia fatto salti di gioia, anzi, chissà se nel prendere atto di scelte già operate, non sia accresciuta in lui la volontà di misurarsi comunque per la candidatura a Primo cittadino. Come? Con liste civiche di supporto, anche trasversali, che facciano da riferimento ai “nuovi” oppositori politici: del resto il “no” all’endorsement verso la Magno la dice lunga. Di Giambattista, da mesi, avrebbe preteso un discorso di ampio rinnovamento, mai recepito, e se tanto ci dà tanto… la sua candidatura “altrove”, pur creando qualche malumore nel centro-sinistra, potrebbe però crearne di più nell’altra sponda.

Traduzione: ne uscirà peggio il centro-destra? Potrebbe, per avere comunque ridato una certa unità, forza e compattezza agli avversari: sulla Magno infatti convergerebbe, tra cespugli e spiragli meglio visibili, l’intera galassia della sinistra.

Centro-destra spaccato, quindi? Possibile, magari anche grazie a qualche abile “regia esterna”: non è una caso, infatti, che in questa sponda si profilerebbero almeno due liste, incontri e riunioni di facciata a parte.

Per la Magno, invece, il dado era già stato tratto da tempo: formalizzata la candidatura, mancano ufficializzazione e presentazione.