ROSETO – Sono affranta da quanto accaduto a Cologna Spiaggia, dove il gestore di un distributore è stato colpito da un cittadino di origine rom, e risulta ancora in condizioni critiche. Certamente il problema non è l’etnia dell’aggressore (nella stessa giornata a Savona un uomo italiano, addirittura un ex carabiniere, ha ucciso a colpi di pistola l’ex moglie, ferendo anche altre due donne e una bambina di 3 anni), ma quello che mi preoccupa è l’escalation di violenza a cui stiamo assistendo in questo Paese, dove sembra essersi perso il buon senso e la capacità di controllare gli istinti più aggressivi. La violenza, ogni forma di violenza, va fermamente condannata e mai alimentata. Perciò stigmatizzo chi sbraita sui social, rischiando di peggiorare la situazione. Bisogna invece lavorare, come sta facendo il Ministro Bonafede, per riformare la giustizia e garantire pene certe e celeri. Intervengo quindi, anche da giurista. Qualcuno si chiede perché l’aggressore non sia in prigione, ma non si può rispondere senza aver letto il provvedimento della dott.ssa Colica che ha disposto il rilascio. Immagino abbia valutato la condotta del reo che si è volontariamente costituito, ritenendo quindi non sussistente il rischio di fuga o reiterazione. Trattasi, in ogni caso, di persona accusata di tentato omicidio, per cui auspico la massima pena possibile, essendo – lo ripeto – oggi più che mai necessario reprimere e prevenire ogni manifestazione di violenza. Alla famiglia della vittima, la massima solidarietà, e non appena si riprenderà spero di poter andare a trovare il signor Gianfranco per fargli sentire tutta la vicinanza dello Stato.
On. Valentina Corneli