Pare che l’automotive sia in crisi in Abruzzo. È vero; l’automotive è in crisi da per tutto: “il 2020 dell’auto si chiude con volumi in calo del 27,9%” recita il sole 24 ore a inizio anno; AlixPartners, società di consulenza globale, che denuncia una crisi di reperibilità dei semiconduttori, impiegati in quantità notevole specialmente nelle auto elettriche (si parla fino a 1400 chip per auto), prevede per l’anno corrente una mancata produzione di quattro milioni di autoveicoli. Se si aggiunge la carenza di metalli, come acciaio e rame, che per questo motivo hanno aumentato il prezzo del 30%, il quadro è più che allarmante. Ovviamente il prezzo delle auto ne ha risentito ed è schizzato alle stelle, in modo particolare per quelle elettriche, tanto che gli incentivi europei e statali sono stati letteralmente fagocitati da detti rincari. Non è possibile fare un mutuo per acquistare l’auto nuova, offerta a piccole rate per qualche anno, per poi presentare la rata finale e accorgersi che l’ammontare del prezzo non è sceso di molto, gli interessi elevati hanno fatto solo il gioco delle finanziarie.

Dunque, mentre si sceglie l’elettrico per un futuro più sostenibile, si alzano i prezzi di vendita per impedire di fatto che l’elettrico abbia diffusione. Gli incentivi di Stato per l’acquisto delle nuove auto si rivela quindi del tutto inutile, al più finisce per rimpinguare le tasche delle case automobilistiche che, vendendo di meno, e quindi con minor produzione, alla fine possono portare a casa gli stessi guadagni di prima. È un discorso provocatorio, ovviamente, bisognerebbe avere sotto mano tutti i dati per una valutazione oggettiva; ma, diceva Andreotti, a pensar male si fa peccato, si, ma qualche volta ci si azzecca! Come si fa ad acquistare una macchina elettrica che costa più del doppio di una macchina a benzina? Per di più in un periodo di crisi? E dove sono le stazioni di rifornimento? È anche vero che lo Stato ti finanzia una Colonnina di rifornimento personale col bonus 110, da installare in prossimità della propria abitazione: ma per ottenerla devi fare il cappotto alla casa, devi mettere i pannelli solari, pompa di calore eccetera! E allora ti dai da fare per informarti, vai dalla ditta di fiducia che ti dice no, grazie, noi non siamo organizzati per questo bonus; vai dal tecnico di fiducia e ti dice per carità, è talmente farraginosa la cosa che abbiamo rinunciato! Ma allora che ci faccio con questa auto elettrica che ha una autonomia tale da lasciarti a piedi in qualsiasi momento e che non puoi ricaricare al momento del bisogno? E che mi costa addirittura il doppio di un’auto normale? Ma veramente si vuole prendere in giro il povero automobilista?

 

Pasquale Felix