Il genio della truffa Bernie Madoff  è morto ieri in America. L’uomo che fece tremare il mondo. L’uomo più potente della finanza americana è morto povero. E’ morto solo, disconosciuto da un figlio mentre l’altro si suicidò per vergogna. E’ morto in carcere nonostante un cancro ai reni. Arrestato nel 2008 non è più uscito.

Nelle stesse ore, l’ex imprenditore della sanità Vincenzo Maria Angelini, è stato condannato in via definitiva a 7 anni di reclusione per una maxi truffa alla Regione Abruzzo di 32 milioni di euro. E’ già ai domiciliari per scontare un’altra condanna definitiva, a otto anni di reclusione, per la bancarotta di Villa Pini. Non farà un solo giorno di carcere. Starà a casa. Dove, ieri, la Finanza ha trovato un tesoro, diamanti, gioielli e quadri di valore.

Perché arrabbiarsi, offendersi, demoralizzarsi , scandalizzarsi, se in un Paese come il nostro sempre ieri il Senato italiano ha ridato il vitalizio mensile da 7.000 euro al mese al “celeste” Roberto Formigoni: vitalizio tutto intero, arretrati (sui 100mila euro) da conteggiare. Perché la commissione “contenziosi” di Palazzo Madama ha letteralmente fatto carta straccia della delibera del 2015 con cui l’allora presidente Piero Grasso aveva imposto la “sospensione dell’assegno agli ex senatori condannati per reati gravi”.

E’ emerso un piccolo problema, ma superato dai personaggetti pappa e ciccia: la delibera Grasso, non prevede alcuna deroga. I vitalizi devono essere sospesi a tutti quegli ex parlamentari condannati in via definitiva. Punto. Ma solo il senatore abruzzese Primo Di Nicola si è detto contrario.

E l’ex governatore celeste della Lombardia venne condannato in via definitiva a 6 anni per corruzione nel processo per il crac delle fondazioni Maugeri e San Raffaele. Per effetto della cosiddetta legge “spazzacorrotti”, il reato è tra quelli cosiddetti “ostativi”, che impediscono di chiedere misure alternative. Eppure il “Celeste”, è a casa, perché i suoi super avvocati Stortoni e  Brusa gli hanno “fatto comprendere l’errore”. Fate voi.

E Del Turco ? Grandi discussioni di principio tra chi chiede anche per lui l’applicazione delle regole (visto che ci sono) e chi invece invoca la deroga erga omnes  e/o per ragioni umanitarie, impallinando la delibera nella parte che congela tout court il vitalizio ai condannati senza prevedere eccezione alcuna: che sia indigenza vera, o presunta, o malattia.

Certamente sarà vero che l’ex governatore dell’Abruzzo –  che ricordo solo per una violentissima lite pubblica che ebbi con lui  a Pescara quando era presidente dell’antimafia, e giustificava i condannati di tangentopoli –  ha una serie di patologie molto serie, tra cui l’Alzheimer. Certamente ha bisogno di cure e occorre assicurargli  assistenza massima, continua e costante – come a tutti – integrando se occorre i 1.700 euro della pensione della Cgil.

E’ vero che Del Turco – è stato assolto, nei vari gradi di giudizio, da tutte le originarie imputazioni per le quali fu arrestato con molti esponenti della sua Giunta (poi assolti anche essi).

Resta il fatto che il senatore Del Turco è stato condannato a 4 anni. Dallo Stato italiano è stato condannato.   Per “induzione indebita a dare o promettere utilità” (concussione) perché secondo i giudici  della Stato italiano ha preso cinque mazzette per un totale di 850mila euro dal ras delle cliniche private Vincenzo Angelini. Sentenza divenuta irrevocabile il 10 ottobre 2018.

Dunque l’applicazione della delibera Grasso, che impone la perdita del vitalizio senza alcuna possibilità di deroga, è un atto dovuto. Non c’è bontà, non c’è umanità, non c’è nessuna sordida vicenda, nessuna mostruosità, nessun calvario, nessun caso Tortora, non c’è opportunità che tenga. E’ un atto dovuto. Le leggi si rispettano. Punto.

Non vedo tanti intellettuali filosofi, tanti giornalisti buoni, tanti sofisti umani, tanti “buoni” scatenarsi a briglia sciolte quando si tratta dei nuovi 280mila disoccupati, dei senza diritti, delle migliaia di poveracci abbandonati dallo Stato. Non vedo tanti accalorati difensori dell’umanità calpestata quando si parla di  centinaia di migliaia  di persone  che attendono qualche centinaia di euro per vivere – commercianti di ogni settore, partite iva e giovani imprenditori dello spettacolo e delle palestre –  persone che non vedono un futuro davanti a loro.

Poi, però, lo sappiamo. La legge non è uguale per tutti. E allora fate come vi pare. Non mi farete vomitare  più di quanto già lo faccia pensandovi. Già lo so e lo sappiamo, i personaggetti e il cabaret permanente della politichetta italiota è capace di tutto. Vermi striscianti e poco più. Attendiamoci una nuova gag.

Sarà pure innocente Del Turco. Ma lo Stato italiano dice che è colpevole. Sarà malato, dispiace. Ma lo Stato italiano dice che altri soldi non gli toccano, ha già preso. Anche se già so come andrà a finire.  Non c’è più vergogna e nemmeno la sorpresa.

Leo Nodari