TERAMO – Non stupisce la dichiarazione di Giulio Cesare Sottanelli rilasciata a I Due Punti: “E’ un nostro candidato“, anche se la storia recente, come da noi largamente anticipato, narrava di un’indicazione preferenziale, originariamente, che puntava sulla candidatura a Sindaco di Stefania Valeri.
Caso mai aveva stupito maggiormente quella di Jwan Costantini rilasciata a Il Messaggero “…mi dicono di talune affermazioni riconducibili ad Antonetti, che sarebbe il candidato di Azione…“. Dietro alla presenza del logo di Calenda, in appoggio alla candidatura dell’ex presidente del Teramo Basket, si celerebbe il diniego della Lega.
A rettificare i fatti, per quanto sappia di “toppa” comunque piccola e che non riesce proprio a chiudere le parentesi, è lo stesso candidato civico.
NOTA DI CARLO ANTONETTI – La mia candidatura a Sindaco, come è noto, ha preso le mosse in modo spontaneo e civico nelle scorse settimane a seguito dell’appello di un gruppo di autorevoli cittadini ed è stata successivamente supportata, con mio grande piacere, da diverse forze politiche e civiche, tutte animate dalla necessità di superare l’attuale fase di declino della città di Teramo.
È di tutta evidenza, pertanto, che è e resta una candidatura aperta al confronto e alla condivisione con tutti i soggetti politici che abbiano la stessa idea, di chiara e netta alternativa rispetto all’attuale giunta comunale guidata da Gianguido D’Alberto e a tutte le forze che siano state e siano all’opposizione di tale esperienza, senza alcuna preclusione.
D’altra parte, la mia storia personale testimonia con forza la mia natura civica, non avendo mai avuto alcuna appartenenza di partito ed essendo orientato da sempre a spendere le mie energie, per quanto nelle mie possibilità e capacità, ad affermare e promuovere l’immagine e le potenzialità della Città di Teramo.
Una riflessione ulteriore va fatta.
Magari Azione interpreta la politica del domani, che a noi riesce impossibile comprendere. E’ per questo che ci chiediamo come sia possibile che a Teramo si faccia coalizione con un civico, non un iscritto o un simpatizzante quindi, come avete letto, mentre venga ignorata dall’inizio la “candidata naturale” Maria Cristina Marroni di Italia Viva, e come sia possibile che ad Atri si faccia “squadra”, invece, con il candidato del PD…
Ma il problema sarà sicuramente nostro.