TERAMO – La Giunta municipale ha approvato oggi gli indirizzi per la riorganizzazione del servizio di refezione scolastica, come di seguito specificati: utilizzazione nella preparazione dei pasti delle seguenti tipologie di prodotto:
biologici certificati: prodotti ottenuti con tecniche di produzione integrata certificate; produzioni agroalimentari ottenute attraverso metodologie che rispettano l’ambiente e la salute dell’uomo, quindi con l’impiego ridotto dei prodotti chimici a basso impatto ambientale e l’uso razionale e ottimale delle tecniche agronomiche e di allevamento per garantire le migliori caratteristiche qualitative e di salubrità;
divieto di utilizzo di alimenti sottoposti a trattamenti transgenici (OGM);
previsione di un centro di cottura “di prossimità” ubicato presso una scuola già sede di refezione scolastica, diretto a servire, attraverso opportune forme di distribuzione, le sedi di refezione che risultano sprovviste di cucina.

Nel medesimo atto la Giunta ha anche stabilito che l’erogazione del servizio mensa presso scuole che dovessero attivare il tempo pieno/prolungato sarà garantita solamente attraverso i pasti veicolati preparati presso centri di cottura già esistenti e, infine, la prosecuzione della somministrazione dello spuntino di metà mattina, attualmente già fornito presso le mense scolastiche.
Attualmente il servizio di refezione scolastica del Comune di Teramo viene gestito attraverso 23 centri di cottura collocati presso ciascun plesso scolastico/asilo nido, mentre presso una scuola dell’infanzia ed una scuola primaria a tempo pieno il servizio viene erogato attraverso pasti veicolati (in quanto sprovviste di cucina in loco). Al fine di salvaguardare la qualità della ristorazione scolastica, è volontà dell’Amministrazione comunale di mantenere l’attuale modalità di organizzazione del servizio.
Gli obiettivi che l’amministrazione intende perseguire nella gestione del servizio di refezione scolastica sono: garantire la sicurezza alimentare; offrire un’elevata qualità nutrizionale; ridurre l’impatto ambientale del servizio di ristorazione; permettere costi accessibili ed adeguati al servizio; favorire l’adozione da parte dei fruitori di stili alimentari appropriati; fare della ristorazione scolastica una opportunità formativa; favorire l’acquisizione di corrette abitudini alimentari, attraverso un menù scolastico di qualità per caratteristiche nutrizionali e organolettiche, equilibrato, con varietà nelle preparazioni e nelle materie prime utilizzate.
L’assessore Maria Cristina Marroni dichiara: “In base alle linee di indirizzo nazionali, una sana e corretta alimentazione è uno dei diritti fondamentali per il raggiungimento del migliore stato di salute ottenibile, in particolare nei primi anni di vita. Per questo l’educazione alla cura di sé, attraverso una adeguata alimentazione, diventa un ambito fondamentale di intervento per una scuola che voglia contribuire allo sviluppo integrale della personalità dei bambini e dei ragazzi. Una ‘buona mensa’ entra a pieno titolo nell’offerta formativa e caratterizza una buona scuola”.