TERAMO – Società a parte, c’è un campionato che pressa le esigenze tecniche di tutti: quelle del Teramo sono impellenti, perchè la classifica langue, il gioco pure e gli infortunati abbondano. Giacomo Zecca non ce la fa e salterà pure lui la partita con il Monza (sabato alle ore 14:30), che ha avuto la dea-bendata dalla sua quando, Adriano Galliani (che non sarà al Bonolis), ad un certo punto della sua vita, ha deciso che sarebbe stato opportuno fare calcio per la squadra della quale da sempre è tifoso, chiamando a sè nientemeno che l’inseparabile Silvio Berlusconi. Nella gara contro la mezza corazzata ospite mancheranno anche gli altri due, Ivan Speranza (è diventato un mistero) ed Alessandro Celli. Contro il Monza di Christian Brocchi, non ci si potrà appigliare a nulla circa i valori tecnici in campo, se non alla determinazione, alla fisicità, alla voglia di lottare alla morte, dal primo all’ultimo secondo di gara, per compiere il mezzo miracolo, che nel calcio, talvolta, si ottiene. Confidiamo nella “logica” di Agenore Maurizi, che non crediamo abbia voglia o altre possibilità per provare chissà cosa, ad iniziare dall’utilizzo di Lewandowski (non ce ne voglia Gomis) che è giusto si riprenda la maglia da titolare, che ha guadagnato sul campo, da solo! Poi veda lui se sarà meglio la spinta offensiva di Cristian Ventola o se le diverse attitudini da incontrista di Mirco Spighi, le geometrie sapienti di Luigi Giorgi (che di birra in corpo ne ha ancora pochina) o la verve e l’attitudine al goal di Lorenzo De Grazia. Per il resto la squadra è fatta: la stessa di Fano, che ci auguriamo riesca nell’impresa non titanica di giocare una gara diversa. Molto, molto diversa.

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