TERAMO – Rete ospedaliera regionale, la battaglia non sembra placarsi. Dopo l’approvazione in Consiglio del Piano sulla sanità, i Consiglieri Dino Pepe e Sandro Mariani accompagnati dalla Segretaria del Pd di Teramo Pamela Roncone, hanno tenuto una conferenza stampa dai toni affatto concilianti, dal punto di vista politico e legale. Dito puntato, innanzitutto, nei confronti dei Consiglieri regionali di centrodestra del territorio teramano, “imbarazzanti – ha affermato Pepe – che hanno approvato il declassamento dei presidi ospedalieri della nostra provincia e umiliato la sanità teramana con il loro assenso”. “Teramo non avrà un DEA di II livello, visto che non abbiamo Consiglieri regionali di Teramo, perché sono stati tutti in silenzio e non hanno difeso questo territorio”, incalza Mariani. Ma pensano al futuro, alle prossime elezioni e alla prossima legislatura in cui “chiederemo di modificare la legge con un cambio di rotta sulla sanità, con il governatore Luciano D’Amico”, hanno dichiarato.
Ma ci sono anche aspetti legali sui quali ha incalzato Sandro Mariani, in relazione alle dichiarazioni del Presidente Marsilio, che avrebbe lanciato pesanti accuse parlando di “faccendieri” . “Marsilio ha voluto spostare l’attenzione creando un po’ di caciara – ha commentato Mariani – ma dire che le Procure a breve si esprimeranno sulle questioni vuol dire fare rivelazioni di segreti d’ufficio a meno che lui non stia collaborando con le Procure e sa qualcosa che ha l’obbligo di riportare in Consiglio. Dopo l’ennesima esternazione accusatoria del Presidente della Regione Abruzzo, ho già comunicato di trasmettere gli atti in Procura, visto che ci sono notizie di reato importanti rese durante il Consiglio regionale. Marsilio pensi alla sanità, a chi non riesce a prenotare una visita o un intervento chirurgico e, nel frattempo, muore di attesa”, chiosa Sandro Mariani.
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