TERAMO – Due le interrogazioni del consigliere comunale della Lega Berardo Rabbuffo presentate nella seduta di question time al Parco della Scienza, una legata alla delocalizzazione della Centrale Enel della Cona, l’altra al Pums. “In entrambe c’è un filo conduttore, la maggioranza si sta scollando dagli abitanti del centro. E anche per la Cona c’è una distanza tra cittadini e amministrazione”, ha detto Rabuffo. In consiglio erano presenti anche rappresentanti del quartiere Cona.  “Quella in atto è una finta delocalizzazione”.

Interrogazione a risposta scritta all’ass. Giovanni Cavallari

del Cons. Berardo Rabbuffo Gruppo Lega

Premesso che con Delibera di Giunta Comunale n.309 del 20.10.2017 viene rilevato che “ la Cabina Primaria Enel nel Quartiere Cona rappresenta un delicato problema ambientale, tra l’altro di notevole gravità, per i cittadini di uno dei quartieri più popolosi della città di Teramo” e che la delocalizzazione rappresenta “un intervento di tutela ambientale e di salvaguardia della salute pubblica”.

Preso atto che la stessa delibera valuta “come illustrato da Enel Energia spa, l’intervento può essere pensato in due diversi modi ovvero con la mitigazione delle linee, cioè il loro interramento oppure delocalizzando l’intera cabina primaria”;

  • Risulta agli atti che la Cabina Primaria (edificio color salmone n.d.t.) dove convergono le 23 linee elettriche a servizio di circa 32.000 (trentaduemila) utenze, nella realtà NON viene rimossa ma rimane nell’attuale sito?
  • La futura piazza (ad oggi non ancora progettata), che dovrebbe essere realizzata successivamente alla rimozione delle attuali infrastrutture energetiche, di fatto attorniata da una Cabina Primaria ENEL, una Strada Statale con elevati volumi di traffico, una Stazione di Servizio Carburanti e dai “nuovi” impianti (tralicci, ecc.) a servizio della c.d. Centrale Elettrica, oltre a non risolvere chiaramente il “delicato problema ambientale” e di “salvaguardia della salute pubblica” rispetta le distanze tra le infrastrutture citate?
  • La Regione Abruzzo chiarisce, che ai fini dell’ammissibilità del contributo prevede che “le spese di bonifica sono ammissibili fatto salvo il principio del “chi inquina paga”. Puntualizza che è il soggetto responsabile dell’inquinamento a doversi far carico dei costi necessari nel caso di bonifica. Il Comune di Teramo, in qualità di soggetto attuatore dell’intervento, si è fatto carico delle spese di demolizione e bonifica o le stesse sono rimaste in capo ad Enel o società immobiliari terze?
  • Il Comune di Teramo ha mai commissionato od eseguito, tramite i propri uffici, una quantificazione economica riferita alla reale delocalizzazione della Cabina Primaria Enel in aree già a suo tempo individuate?

Risulta agli uffici che la delocalizzazione in C.da Gattia costi circa 3 milioni di euro a fronte degli oltre 12 milioni di euro come più volte notiziati pubblicamente agli abitanti del quartiere dal Comitato di Quartiere Cona- Fonte Baiano-Piano Solare?

  • Perché il Comune di Teramo non ha mai chiesto una VAS (Valutazione Ambientale Strategica) né proposto osservazioni alla assoggettabilità a VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) tuttora in corso al Ministero della Transizione Ecologica riguardante le varianti agli elettrodotti Cabina Primaria Città di Teramo a differenza di un numeroso gruppo spontaneo di cittadini che con qualificate, puntuali e tecniche precisazioni ha fatto retrocedere la fase autorizzativa ministeriale da “in predisposizione provvedimento” a   supplemento istruttoria tecnica CTVIA” attualmente ancora ferma?

Chiedo la convocazione della VII Commissione di Controllo e Garanzia al fine della esamina dettagliata di tutti gli atti connessi alla realizzazione della finta delocalizzazione della Cabina Primaria Enel nel Quartiere Cona.