MONTORIO AL VOMANO – Dietro i proclami del sindaco Altitonante sull’andamento della ricostruzione a Montorio, c’è un’opposizione che fa il suo dovere incalzando l’amministrazione. Solo dopo il consiglio del 2 novembre, infatti, messo alle strette dalle opposizioni con dati e carte alla mano, il sindaco Fabio Altitonante, ha finalmente cominciato a firmare i decreti di concessione dei contributi necessari a dare il via concretamente a quei cantieri che erano da tempo bloccati senza una motivazione tecnica o economica.
Erano 15 i cantieri già ammessi a contributo dall’u?cio speciale per la ricostruzione USRC che attendevano il via libera per partire, alcuni da più di un anno, ma che il sindaco teneva bloccati, non si sa per quale motivo. Di certo non vi erano ragioni tecniche (i progetti erano completi, tant’è che l’u?cio speciale li aveva ammessi a contributo e nessun tecnico degli aggregati interessati aveva ricevuto richieste di integrazioni progettuali) né motivi economici, perché erano tutti coperti dai fondi sempre stanziati dall’u?cio speciale già da molto tempo. Nelle casse comunali giacevano inerti circa 3,8 milioni di euro destinati esclusivamente alla ricostruzione post sisma. I 3,8 milioni famosi per essere stati utilizzati dall’amministrazione per far risultare in attivo il bilancio comunale in una prima stesura che gli u?ci hanno dovuto correggere su segnalazione delle opposizioni, operazione che ha fatto tornare il bilancio in consiglio per ben tre volte questa estate. Inoltre altri fondi, in aggiunta, sono stati stanziati contestualmente alle ammissioni concesse dall’u?cio di Fossa, che dispone l’erogazione immediata del 40% delle risorse necessarie agli interventi nelle casse comunali.
Insomma, per rianimare il centro del paese e la vita nelle frazioni, si doveva urgentemente cambiare passo al processo di ricostruzione e se la svolta sembra finalmente avvenuta è certo anche per l’impegno della minoranza su questo tema ritenuto cruciale. La doverosa attenzione su questa materia non sarà allentata, visto che nel frattempo altri aggregati hanno avuto l’ok dall’u?cio speciale e anche per loro occorre che i decreti di concessione siano firmati in tempi ragionevoli per dare il via ai relativi cantieri.
Il tempo inutilmente perso negli ultimi due anni determina una situazione oggettivamente complicata per il paese, con tutti i lavori in corso a bloccare il centro. Non possiamo non osservare che se i cantieri da tempo in attesa di decreto sindacale fossero partiti nei tempi giusti, oggi forse qualche intervento sarebbe stato anche completato. Il pressing dei consiglieri di minoranza è dettato dalla convinzione che le sorti di questo paese, la sua stessa identità, dipendono dalla riattivazione e dalla valorizzazione del suo centro storico e delle frazioni – I consiglieri Eleonora Magno e Andrea Guizzetti –