TERAMO – Le segreterie sindacali Firmatarie del documento indicono lo stato di agitazione e immediatamente comunicano che dalla Giornata di Giovedì 16 , attuano l’astensione dalla mensa di tutti i turni.
Tale astensione continuerà finché le scriventi segreterie riterranno utile tale forma di manifestazione.
Altresì contestualmente si da mandato a una delle segreterie regionali firmatarie a attivare la Commissione Arbitrale Regionale come da lettera congiunta del 10 c.m.
Quanto detto scaturisce dal precipitare degli eventi, che ha colpito la struttura teramana. Infatti la direzione della Casa Circondariale di Teramo, non solo non ha ascoltato il grido d’allarme che le scriventi segreterie hanno più volte rappresentato, non solo non ha sua sponte studiato le problematiche che investono l’Istituto, che qui ricordo ha una carenza di personale su una pianta organica che si avvicina al 35%. Ricordo qui che si parla di una pianta organica deficitaria per tutto una serie di motivi, il primo motivo, si parla di pianta organica che ha subito un taglio lineare per problemi di spesa pubblica, si tratta poi di pianta organica che non tiene conto delle varie tipologie di detenuti presenti e di tutte le problematiche che questo comporta, come ad esempio divieti di incontro etc.
Poi si tratta di una pianta che non tiene conto del fatto che la presenza effettiva dei detenuti si attesta al 150% della capienza regolamentare.
E per non farci mancare nulla si parla di una pianta organica che non tiene minimamente conto dell’età media dei colleghi e quindi di tutte le caratteristiche che questo comporta, ad esempio basti pensare che il personale anziano presente a Teramo ha come diritto oggettivo un periodo di congedo quasi doppio rispetto al personale giovane che magari fa servizio in istituti del nord’Italia.
Insomma la direzione, da una parte è stata sorda a quanto da noi detto e dall’altra è stata cieca, rispetto a le condizioni che erano sotto gli occhi di tutti.

In questi giorni poi ha preferito assecondare direttive generali, più che prendere le parti del proprio personale, ha tagliato lo straordinario che veniva usato per assicurare un minimo di sicurezza, sia per il personale stesso e sia anche per la sicurezza generale, infatti basti ricordare che nel mese di Settembre l’istituto teramano ha avuto un evasione.
Quando avviene un evasione il problema si trasferisce sul territorio.
Insomma ha sottovalutato, ha ignorato, trascinandosi, come risultato, abbiamo tutti i giorni personale che deve smontare dal servizio e non ha il cambio, abbiamo posti di servizio che chiaramente costituiscono l’ossatura della sicurezza di un Istituto che vengono chiusi e accorpati, abbiamo un abbandono progressivo delle certezze, fino ad arrivare alla giornata di oggi nel quale un appartenente al capo di polizia penitenziaria, ha svolto fino ad ora circa 14 ore di servizio continuativo, e se non interverranno novità svolgerà servizio attivo fino alle ore 8 di domani, per un totale di 25 ore ininterrotte.
Insomma una situazione che ha dell’incredibile.
Si chiede in questa occasione un intervento da parte delle istituzioni, quali la prefettura nella persona del signor prefetto, e di tua la politica teramana.

Sappe  – Pallini Giuseppe

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