PINETO – Anche Luciano Monticelli, responsabile nazionale di Italia Viva, interviene in merito alle recenti nomine del Consiglio di Amministrazione dell’AMP Torre di Cerrano. A destare le critiche di Monticelli che, peraltro, negli anni passati ha ricoperto anche la carica di presidente dell’Assemblea dello stesso Parco Marino, non è stata solo la mancanza di quote rose, in barba a quanto richiesto anche dalla Commissione Pari Opportunità, ma una serie di scelte poco chiare che lasciano spazio a leciti dubbi. “Il sindaco di Pineto – sottolinea nel merito – ha gestito tutta la ‘partita’ lontano dai partiti che in Comune compongono la sua maggioranza, preferendo, ormai è chiaro a tutti, una strategia che lo lega al Movimento 5 Stelle. Non c’è stata alcuna trattativa in Comune per inserire un membro che potesse trovare l’accordo di Partito Democratico, Italia Viva e centrosinistra. E, alla fine dei fatti, nonostante l’amministrazione pinetese vanti la percentuale più alta in cda assieme al suo sindaco e anche presidente dell’Assemblea, non ha riportato a casa nulla”.
Il riferimento è alla nomina del silvarolo Giuseppe Gentile. “Nulla da dire sull’amico Giuseppe, ovviamente – precisa Monticelli – ma mi chiedo come sia possibile che un’amministrazione comunale, forte del suo 45 per cento in cda, debba individuare un candidato che non appartiene a nessuno dei tre partiti che compongono la maggioranza pinetese. La domanda sorge a questo punto spontanea: perché, sindaco? E’ forse questo un accordo alla luce del sole se i membri sono tre persone appartenenti al centrodestra, un ambientalista, Fabiano Aretusi, e Giuseppe Gentile di Silvi? Come è stato possibile?”. I dubbi di Monticelli, in sostanza, riguardano un ipotetico accordo tra il Movimento 5 Stelle di Silvi e di Pineto con alcuni ‘pezzi di sinistra’ di Silvi, un accordo che, “se fosse vero, umilierebbe le forze politiche pinetesi” sostiene il responsabile di Italia Viva.
“Il Parco Marino – incalza Monticelli – è stato il grimaldello del sindaco Verrocchio per sovvertire quello che gli elettori hanno dichiarato nel 2019, eliminando Italia Viva dalla maggioranza e inserendo i Cinque Stelle. Ne prenderemo atto. Non possiamo sorvolare su quanto accaduto e bene ha fatto il responsabile locale di Italia Viva, Cleto Pallini, a sollevare più di una volta le problematiche politiche amministrative. Anche la vicenda quota di genere lascia stupefatti e qui mi appello al senso di indipendenza della CPO di Pineto. Non escludiamo un eventuale ricorso a questa manchevolezza all’interno del cda e noi, come Italia Viva, sosterremo questa decisione”.