TERAMO – Proseguono a ritmo serrato gli allenamenti in casa Adriatica Press Teramo. C’è tanta voglia di rivalsa dopo la sconfitta contro Bisceglie e i biancorossi vogliono sfruttare al meglio il doppio turno casalingo con Corato e Giulianova. Due partite difficili ma che bisogna assolutamente vincere per muovere la classifica e dare una scossa positiva alla stagione.
Dello stesso parere è il playmaker titolare dell’Adriatica Press, Gianluca Marchetti.
Gianluca innanzitutto partiamo proprio da queste due partite consecutive al Palaskà, ci saranno 4 punti in palio da ottenere a tutti i costi.
Assolutamente, sono due partite da vincere senza mezzi termini. Il gruppo sta dando il 100 per cento a partire dagli allenamenti e il nostro salto di qualità dovrà essere quello di trasformare l’energia degli allenamenti in partita, alzando il livello di concentrazione. In questo siamo stati meno bravi e forse anche un po’ sfortunati, ma sono sicuro che ci sbloccheremo nel migliore dei modi perché le qualità per poter far bene ci sono.
Guardando il campionato, che differenze ci sono rispetto la passata stagione?
Rispetto all’ anno scorso il livello delle squadre di fascia medio bassa si è alzato notevolmente. Vincere in trasferta è difficile e vincere in casa non è mai una passeggiata quindi bisogna cercare di rimanere sempre concentrati e con i piedi per terra.
Com’è cominciata la tua personale avventura con il mondo della pallacanestro?
Ho iniziato a giocare a basket all’età di 4 anni e mezzo con il Bracciano. Successivamente ho scelto di fare un provino con la Virtus Roma e da lì ho fatto tutte la trafila delle giovanili con la fortuna di allenarmi ed esordire anche in prima squadra.
Sei stato, insieme a Fabi, il primo acquisto dell’Adriatica Press, com’è stato il tuo impatto qui a Teramo?
A Teramo ho trovato una città accogliente, molto vivibile e carina. Giocare a basket qui è molto bello perché siamo in una società che ha fatto tanti anni di pallacanestro ad alto livello e per me essere a Teramo è un onore ed un privilegio. Il fatto poi che ci alleniamo e giochiamo le partite al PalaScapriano dimostra che la società ci tiene a fare bene e a metterci nelle condizioni di poterci migliorare nel miglior modo possibile.