PINETO – Manolo Pelusi, persona con grave disabilità motoria residente a Pineto, esasperato dai continui rinvii e dall’inefficienza delle istituzioni, si rivolge agli organi di stampa per rivendicare l’attuazione della Legge 112/2016 sul DOPO DI NOI. “Si tratta di un diritto inalienabile” – afferma Pelusi – “sia per vivere in autonomia che per non continuare a gravare su mio padre che è anziano, e non ce la fa più”. La questione abitazione e progetto di vita, va avanti con i servizi sociali di Pineto dal 2020, fino ad oggi l’amministrazione pinetese ha puntualmente ignorato tutte le sue istanze. “Oltre a ciò” – continua – “il Comune da mesi non mi eroga i fondi del dopo di noi e per la Vita Indipendente, e non ha ancora attivato il servizio domiciliare richiesto nel 2021, ponendomi ai domiciliari, pregiudicandomi l’assistenza, costringendomi di fatto a restare con mio padre, che mi fa da schiavo”.

Ma oltre il danno, la beffa. Nell’agosto del 2021 al Pelusi è stato assegnato un alloggio ATER non accessibile. “Ho realizzato dei video per dimostrare che per le mie condizioni quel luogo non è abitabile. Eppure l’oggetto della domanda era chiaro – commenta il ragazzo – “e di certo tale alloggio non è pensato per un disabile motorio” nonostante il DM 236/1986 stabilisca che l’Ater deve avere alloggi accessibili in misura del 5% rispetto al totale. “Il Comune lamenta di non avere le risorse ignorando l’interesse delle persone con disabilità, ma sulle risorse che non avrebbero ci sono svariate sentenze in merito da parte dei tribunali amministrativi”.

Ho diffidato il Comune e ho avanzato un nuovo progetto individualizzato, ora devo solo aspettare che mi venga resa giustizia, altrimenti – conclude esasperato – devo sperare che altri comuni o regioni mi adottino”.

Si spera che, con l’intervento della ASL di Teramo, P.U.A. di Atri, Dipartimento Regionale del Lavoro e delle Politiche Sociali, e in ultimo della Commissione di Vigilanza, si possa giungere ad una celere risoluzione.