TERAMO – Con decisione attenta e ponderata, anche in virtu’ degli umori di una piazza emotivamente devastata, il Direttivo del Club Biancorosso Teramo ha deliberato che seguirà le sorti della neonata SSD CITTÀ DI TERAMO riconoscendone, di fatto, il testimone della continua’ calcistica cittadina e consegnando loro onori ed oneri di qualcosa che per noi è estremamente prezioso con l’auspicio che ne siano degni custodi come noi ne saremo fieri, collaborativi e rigidi guardiani. Abbiamo altresì stabilito che non saremo presenti all’evento della presentazione in Piazza perché riteniamo impossibile, in questo particolare momento, manifestare entusiasmo, gioia e festante coinvolgimento. Siamo una piazza ferita e il rispetto che dobbiamo noi stessi e anche alla nuova realtà ci impone un decoroso ed umile approccio a questo nuovo percorso. Mentre, con disgustato sdegno, seguiremo l’evolversi dei ricorsi (imbarazzanti) che si susseguono di cui l’ultimo, per esempio, ci risulta essere teso ad ottenere una fantomatica iscrizione al girone I della serie D. Ennesimo affronto, ennesima gratuita provocazione, ennesima umiliazione. Non avremo pace fino a quando questo vile teatrino non finirà e se per una parte della proprietà avevamo da tempo capito, smascherato, denunciato ed osteggiato le intenzioni, per la parte che detiene la maggioranza dobbiamo riconoscere che ci eravamo sbagliati, forse illusi. Mossi dalla assoluta buonafede della passione avevamo dato peso e valore alle parole, alle facce, alle persone….mentre oggi le stesse figure, pongono in essere azioni raccapriccianti per nulla tese, come sembrerebbe, alla salvaguardia del Teramo Calcio 1913 piuttosto tese alla salvaguardia di ben altro. Pretendiamo dalla maggioranza di questa morente societa’ un doveroso atto di rispetto nei confronti della Città che li ha accolti, li voleva adottare e li ha omaggiati di una fiducia che, ad oggi, stanno palesemente tradendo, ovvero la riconsegna IMMEDIATA delle “spoglie” del Teramo calcio 1913 alla sua tifoseria evitando il continuo vilipendio di una storia calcistica secolare che non siete stati all’altezza di onorare, che non vi appartiene e mai vi apparterra’.
Il Consiglio Direttivo