PESCARA – La riapertura delle scuole ripropone, inevitabilmente, i vecchi problemi. L’Abruzzo, con il nuovo anno scolastico, ritrova, infatti, del tutto immutati criticità e preoccupazioni che si era lasciato alle spalle non più tardi di qualche mese fa. Così, l’auspicio a tutte le componenti regionali della comunità educante perché questo che comincia sia un anno prospero e sereno, di per sé, non basta per far fronte alle tante istanze ed esigenze di cui il sistema formativo abruzzese necessita. E lo dice a chiare lettere lo Snals, il principale sindacato di categoria, attraverso le parole del suo segretario regionale Carlo Frascari.
“Siamo all’inizio di un nuovo anno scolastico anche per la nostra regione e”- comincia il massimo dirigente regionale-“ insieme agli auguri a tutti gli alunni che iniziano il loro percorso di studi non possiamo fare a meno di rimarcare i vecchi e nuovi problemi della scuola abruzzese.
“ Su tutti- spiega Frascari- “sicuramente il fenomeno della riduzione del numero di iscritti nelle nostre scuole. Quest’anno mancano all’appello oltre 1500 alunni, un trend negativo che dura ormai da 10 anni. E’ il sintomo di una trasformazione sociale, non solo abruzzese, che deve avere una grande attenzione da parte della politica regionale. La questione investe, fra l’altro, le politiche sul dimensionamento degli istituti e sulla costruzione di nuovi edifici scolastici. Si pensi allo spopolamento di vaste aree interne delle nostre province che impone un totale ripensamento sulla dislocazione delle scuole autonome e un piano straordinario sui trasporti regionali, che consenta a migliaia di studenti di spostarsi con facilità dalle loro residenze alle sedi dei vari istituti.
Nel mese di aprile- prosegue Frascari-“ sono state organizzate varie manifestazioni per celebrare la triste ricorrenza del decennale del terremoto che, nel 2009, ha colpito l’entroterra aquilano e teramano, in specie, eppure ancora oggi decine di istituti e plessi sono ancora funzionanti nelle strutture provvisorie (MUSP) e la ricostruzione delle sedi va a rilento ( troppo a rilento ndc). Il disagio causato a migliaia di famiglie da questo assurdo ritardo è una vergogna per la nostra regione e per l’intero Paese. Non è un caso che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al quale va il nostro referente saluto, abbia scelto l’Abruzzo per celebrare l’inizio delle lezioni.
Ma non mancano problemi anche sul versante degli organici del personale scolastico. Questo inizio anno- conclude il segretario regionale Snals- denuncia una forte carenza di docenti di sostegno e di personale ATA, a causa di ritardi nelle procedure di assunzione a livello nazionale e dei tagli imposti da regole tecniche che non tengono in debito conto la particolare dislocazione del servizio di istruzione nella nostra regione.
Sia ben chiaro- “ rimarca Frascari- come sindacato saremo sempre vigili nella salvaguardia del sistema pubblico di istruzione, per essere vicino agli studenti, alle loro famiglie e a tutto il personale che lavora nei nostri istituti. Buon anno scolastico a tutti”.