TERAMO – Sembra ieri aver dato l’ultimo saluto a Spartaco Piotto; sono invece trascorsi già sei anni. Da quel 14 luglio 2015, ogni anno, gli ultrà del Teramo lo ricordano, con lo stesso affetto di sempre. Li lasciò quando non aveva ancora compiuto 51 anni.

Spartaco era stato uno dei fondatori del gruppo Devil’s Korps e seppe vivere intensamente la passione per il Teramo Calcio fino in fondo, anche se la generazione era mutata e lui provava a comprenderne le diverse fasi: me ne parlò in più circostanze, sempre con rispetto, nel solito bar di via Pannella.

Il giorno del funerale il suo nome campeggiò all’esterno della chiesa di San Berardo e da ieri notte (ma la storia si ripete ogni anno – ndr) uno slogan ne ricorda l’anniversario della morte sulla ringhiera sottostante la Curva Est del vecchio Stadio Comunale: è un rito, oramai.

Spartaco era stato un grande appassionato di fotografia e di raccolta dei funghi: la società biancorossa dell’epoca, nel proprio sito istituzionale, ne piange la scomparsa: «Ciao Spartaco, biancorosso nel cuore», si lesse.

Inutile ricordare che in città c’è un Club che porta il suo nome: è il “Club Teramo 1913 Spartaco Piotto”.