TERAMO – Sono 22 i Comuni del cratere sismico 2016/2017 ricompresi nella “Rete di Comuni Unico Gran Sasso” presentata questa mattina a Teramo dal Commissario Straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini, il Sindaco di Teramo e Presidente ANCI e Coordinatore di Area Vasta di Unico Gran Sasso Gianguido D’Alberto, i sindaci rappresentanti delle diverse aree: Cristina Di Pietro di Civitella del Tronto, Luigi Servi di Fano Adriano, Massimiliano Giorgi di Montereale, Rosanna De Antoniis di Castel Castagna e Giuseppe D’Alonzo, Sindaco di Crognaleto e Presidente UNICO Gran Sasso, capofila del progetto.

Presente il project manager Mauro Vanni che, nel raccogliere i temi proposti dai sindaci, ha esposto le caratteristiche di UNICO spiegando come questo progetto diventa soluzione nei territori. L’evento ha visto anche la partecipazione, in presenza e in remoto, di Umberto D’Annuntiis, Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale e i rappresentanti degli Enti coinvolti: Paolo Esposito Direttore Generale Agenzia per la Coesione Territoriale; Emanuela Grimaldi Responsabile del Dipartimento di Presidenza Regione Abruzzo; Tiziana Di Sante, Presidente Fondazione Tercas; Antonella Ballone, Presidente CCIAA TE-AQ; Maria Ceci presidente ATER Teramo; Dino Mastrocola, Rettore Università di Teramo; Andrea Cozzolino e Luisa Regimenti, Europarlamentari.

Numeri importanti, quelli su cui nasce la Rete UNICO, con 22 Comuni di 3 Province, quasi 1.500 km2 e una popolazione di oltre 90.000 abitanti con una visione progettuale condivisa e di lungo periodo sinora mai adottata. Attraverso l’Associazione Temporanea di Scopo (ATS) si raggiunge un nuovo modello organizzativo per migliorare la governance del territorio e la sua visibilità, nell’intercettazione di fondi e soprattutto la capacità di attuazione e progettazione.

“Unico è un insieme di soggetti istituzionale territoriale riconoscibile, per esprimere esigenze omogenee che supera i confini provinciali (Pescara, L’Aquila e Teramo) – ha detto Gianguido D’Alberto – Dopo l’arrivo di strumenti normativi per la ricostruzione, oggi arriva il progetto di valorizzazione e di rilancio dei territori che possa affiancare la ricostruzione fisica e materiale. Con Unico si definisce un nuovo livello istituzionale riconoscibile, in cui anche i piccoli comuni troveranno forza nella rete per forza rappresentativa e istituzionale”.

“Unico consentirà di essere competitivi ai territori della rete soprattutto per partecipare a bandi di progettazione europea, a cui accedere per piccoli comuni sarebbe impensabile – ha detto Cristina Di Pietro, in rappresentanza dell’area della Laga – Un progetto ambizioso per far conoscere la bellezza dei nostri territori, musei a cielo aperto. Si rischia la perdita delle tradizioni e della cultura dei territori, Unico potrebbe essere la soluzione per lavorare insieme ad alti livelli istituzionali”.

In rappresentanza dell’area Vomano, Luigi Servi sindaco di Fano Adriano ha dichiarato: “Siamo partiti da un foglio bianco, uniti stiamo andando nella giusta dimensione per cercare di cogliere le opportunità del PNRR pensando di metterci dentro le vite anche delle generazioni future. L’area che rappresento è emblema di turismo lento e ambientale, che aspira a recuperare posizione d’eccellenza in un settore diventato ormai di interesse globale. Con Unico si superano il termine di ‘svantaggiato’ che finora ha definito questi territori”.

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Il Comune capoluogo farà rete con i territori minori, esprimendo in tal modo un riferimento nell’ottica della sussidiarietà e della solidarietà. E’ questo, per il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, il ruolo che spetta a Teramo all’interno di UNICO, la rete dei Comuni del cratere sismico abruzzese, presentata questa mattina al Parco della Scienza. Per D’Alberto “Il messaggio da trasmettere a tutte le comunità, è che continueremo a stare insieme perché solo così riusciremo a dare una risposta importante ai territori colpiti dal terremoto e da una ricostruzione che ha stentato ma che finalmente nell’ultimo anno fa registrare una accelerazione, anche attraverso la sinergia istituzionale e il lavoro del Commissario Legnini”.

Il Sindaco della città capoluogo sottolinea che la creazione di UNICO giunge nel momento storico più opportuno dopo che, per tanti lunghi mesi, era mancato un cantiere normativo che fornisse gli strumenti legislativi e materiali per la ricostruzione; tali strumenti oggi ci sono e perciò si può partire. Anche nella veste di Presidente regionale ANCI, D’Alberto ha rimarcato la necessità di affiancare la ricostruzione con un progetto di valorizzazione e rilancio dei territori, che appunto solo una rete compatta e coesa tra istituzioni può garantire: “Se non facciamo così – ha sottolineato D’Alberto – rischiamo di ricostruire territori che non esistono più”.

Per il Sindaco di Teramo la forza della proposta di UNICO sta nel fatto che la rete “consente di competere con le altre realtà e di discutere a diversi livelli istituzionali, per esprimere esigenze omogenee sebbene specifiche e di confrontarci con tutte le realtà istituzionali, sia in senso verticale che orizzontale”. Un valore, questo, che favorisce soprattutto i Comuni di minori dimensioni, dando loro forza, in virtù di un coordinamento “per far sì che nessun territorio resti indietro”.

Ribadito dal Sindaco di Teramo anche il valore della cooperazione istituzionale con enti ed organismi quali la Camera di Commercio, l’Università, la Fondazione Tercas, il BIM ed altri “che non sono qui solo per facciata ma per un investimento da cui dipende la crescita del nostro territorio”.

Il ruolo del capoluogo, ha concluso D’Alberto, “è di equilibrio e di traino, anche per intercettare i finanziamenti e muoversi in un’ottica di area vasta”.

 

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