TERAMO – “Il Comune di Teramo è inadempiente alla vigente normativa sui diritti dei Consiglieri comunali, sia perché ha l’obbligo di legge di rispondere per iscritto alle interrogazioni dei Consiglieri entro il termine massimo di 30 giorni dalla presentazione della richiesta, sia perché ha l’obbligo, da regolamento, di fornire riscontro entro il medesimo termine all’interrogante”. La denuncia è del Consigliere comunale di Italia Viva, Giovanni Luzii.
“Non è la prima volta che il Comune viola le prerogative dei Consiglieri comunali – sostiene Luzii – pertanto si è reso necessario invocare l’intervento del Difensore Civico Regionale e del Prefetto di Teramo, al fine di stigmatizzare l’illegittimità commessa dall’Amministrazione comunale di Teramo, sollecitando tutti gli atti dovuti ed un maggiore rispetto, da qui in avanti, per i diritti di tutti i Consiglieri comunali, molti dei quali incorrono, al pari dello scrivente, nelle medesime mancanze di rispetto, ancor più gravi in quanto rivolte non a singoli soggetti, ma ai rappresentanti istituzionali dell’intera cittadinanza”.
Sono quattro, in particolare, le interrogazioni cui Luzii si riferisce e relative al distributore di Scapriano, alla situazione TeAm, al ridere di via Averardi e ai servizi per la prima infanzia.