MONTORIO AL VOMANO – “La scelta di far cadere l’Amministrazione montoriese è stato un atto dovuto per rispetto dell’intera comunità, prigioniera, oramai da troppi mesi, di un Sindaco che non ha mai assunto il suo ruolo, di una Giunta ferma ed immobile, ma soprattutto insensibile dinanzi ai problemi e alle reali necessità di un territorio e della sua comunità, già da molto prima che esplodesse l’emergenza covid 19”. Questo il commento dei capigruppo di “Montorio Avanti Insieme”, Andrea Guizzetti, e “Montorio che Vive”, Marco Citerei.
“Anche dinanzi all’ennesima perdita di un consigliere nella sua maggioranza, Facciolini ha anteposto altri interessi e quello dei suoi accoliti, di Montorio e dei montoriesi e, incurante della situazione emergenziale che il territorio stava vivendo, ha deciso di far finta di nulla e di “tirare a campare” sulle spalle della cittadinanza” prosegue la nota. “E’ forse questo l’atteggiamento di chi ha a cuore il benessere ed il futuro della sua collettività? Secondo noi no, malgrado la situazione insostenibile che si stava creando, i nostri due gruppi, assieme al Gruppo Misto a cui vogliano fare un plauso perché ha avuto il coraggio di liberare Montorio dalla peggiore amministrazione di sempre, avevano dato disponibilità al primo cittadino per andare avanti, superare questa fase d’emergenza e poi consentirgli di dimettersi, visto che non aveva più una maggioranza da tempo e lui ne era pienamente consapevole”.
?“Voi avete letto o sentito la risposta di Facciolini a questo appello? Noi no… perché una risposta non c’è stata, anzi, l’ex primo cittadino, assieme ai suoi assessori e consiglieri, supportato dai vertici regionali dei partiti di centrodestra, ha fatto l’impossibile pur di salvare poltrone, prebende ed annessi. Vi sembra questo l’atteggiamento di una amministrazione che ha a cuore il bene di Montorio? A noi no, piuttosto sembra il modus operandi già visto nel corso delle innumerevoli precedenti crisi interne, tipico di chi ha a cuore non il bene della collettività. Non siamo quindi stati noi a tagliargli le gambe nel corso di questa emergenza, sono stati loro con un atteggiamento irrispettoso e spregiudicato a tagliarsele da soli! Va ricordato, a chi forse dimentica, che la giunta Facciolini ha mostrato da subito di non essere solida. Solo dopo pochi mesi ha iniziato a perdere un consigliere dopo l’altro. Questo certamente non è imputabile alla minoranza, bensì alle inappropriate ed inadeguate competenze del Sindaco. Non è possibile dare colpe altrui quando ci si candida come amministratore senza averne le capacità: amministrare una comunità comporta assunzione di responsabilità e senso civico, qualità mai evidenziatesi con la passata amministrazione. A chi ci accusa di aver lasciato il paese senza un governo in questo periodo di emergenza sanitaria, rispondiamo che il Commissario potrà condurre ed adempiere ai protocolli stabiliti dal governo centrale senza alcuna ripercussione sui cittadini” proseguono Guizzetti e Citerei. “Dinanzi a questo indecoroso “teatrino”, assieme ai consiglieri del Gruppo Misto, Mario Colangeli, Alessia Nori e Nina Nori, si è deciso di porre fine alla peggior esperienza amministrativa della nostra Città, dando l’opportunità alla cittadinanza di tornare alle urne tra pochi mesi, ovvero in autunno, senza quindi costringere la collettività a sobbarcarsi un lungo commissariamento come qualcuno dell’ex maggioranza vuole invece far credere. D’altronde saranno i montoriesi, alle urne, a dare il loro giudizio insindacabile sull’operato dell’ex Amministrazione Facciolini… sempre se avrà il coraggio di ripresentarsi ai cittadini dopo questi due anni di nulla!” conclude la nota. “Il resto sono solo chiacchiere, tentativi disperati di qualcuno di giustificare l’ingiustificabile, accuse meschine di chi, per due anni, da dietro le quinte, ha mosso i fili del Sindaco Facciolini. Ora Montorio è libera, volta pagina ed a breve potrà scegliere, liberamente, chi sarà chiamato ad amministrarla per i prossimi anni. A Facciolini, che cerca ora di ammantarsi dello status di “povera vittima”, diciamo invece una sola cosa: sfaccia un serio esame di coscienza per come ha ridotto Montorio e si rassegni al fatto che la sua “Montorio che Vorrei” è stata solo una utopia al servizio di pochi eletti”.