Quando cominceremo ad allarmarci per vari tipi di contagio che stanno scorrazzando liberamente nel territorio del Paese? Tralasciamo , per il momento il contagio per virus da Covid 19.
Mi preme portare l’attenzione su un contagio, altrettanto virale, che è quello del “cervello all’ammasso”.
La sensazione che mi sto facendo è che il limite oltre il quale la “mente pensante” smette di avere una capacità critica nell’analizzare i fatti , è stato oltrepassato da tempo.
La differenza è che, mentre se gli indicatori segnalano che “i focolai” di una infezione di origine virale sono conclamati, si procede tempestivamente ad una azione di contrasto per il contenimento di quel contagio, non altrettanto si fa quando ci troviamo di fronte a molte menti suggestionate o artatamente veicolate, che smarriscono un proprio equilibrio e, quindi, vengono “contagiate”.
Mi riferisco a tutti quei teoremi che alimentano sospetti, tutte quelle “macchinazioni” che ci esortano a vigilare sui complotti internazionali, a tutti quei gruppi di pressione che accusano coloro, veri o presunti, che trascorrono il loro tempo per danneggiare in modo “perfido” il buon nome e la onorabilità del nostro Paese.
Per cui basta poco per tenere sempre vivo e palpitante un principio dato per indiscutibile: il governo attualmente in carica è succube di grandi potentati ( i famosi “poteri forti”). Questa sua condizione di sudditanza gli impedisce di farsi carico, com’è suo dovere, della drammatica situazione in cui larghi strati di popolazione si dibattono. Questo per la seguente congettura: più la popolazione è ridotta allo stremo, più facilmente potrà arrivare una “potenza straniera” a dettarci legge , colonizzarci e fare scempio della italianità.
Queste costruzioni fantasiose che prescindono dal fatto che saremmo protetti da una Carta Costituzionale, trovano proseliti perché il livello di “sprovvedutezza” è arrivato ad indici mai raggiunti nei tempi passati.
Noi assistiamo a metamorfosi davvero incredibili che accadono nella stessa nostra Europa. Per cui succede che un certo Viktor Orban, presidente della Ungheria, abbia sospeso le libertà fondamentali dei cittadini di quel Paese accampando giustificazioni emergenziali per il Coronavirus, al punto da esautorare il Parlamento nell’esercizio della dialettica tra le diverse forze politiche e contemplare la carcerazione per chi osi rilasciare dichiarazioni atte a mettere in cattiva luce l’operato del governo.
Qui in Italia, i famosi “leoni della tastiera” contrastano sistematicamente chi cerca di risollevare il Paese da questa drammatica situazione, praticando l’insulso, autolesionistico “mors tua, vita mea” che produrrà solo uno sprofondamento senza fine.
Una cosa è certa: troppe persone utilizzano “la rete” unicamente per scatenare proprie insoddisfazioni e ritengono di essere soddisfatti se alimentano contrapposizioni e suscitano rancori. Davvero c’è uno stato di disturbo collettivo dell’equilibrio mentale che andrebbe monitorato: apostrofare Silvia Romano come neo terrorista, dichiarandolo in Parlamento, significa non aver compreso nulla dello stato di prostrazione in cui è vissuta questa giovane, partita per dispensare il suo sorriso a bambini che assisteva come volontaria e trovarsi catapultata in un incubo protrattosi diciotto lunghissimi mesi.
Dovrebbe essere trasmesso uno spot di “pubblicità Progresso” in cui vengono ripetute poche ma incisive parole- chiave: “Chi calunnia in modo sistematico, finisce per contagiare altre menti facendo passare per vere, delle affermazioni prive di fondamento: digli di smettere!”
di Ernesto Albanello