PESCARA – “Domani in Commissione Sanità regionale presenterò e sarà discussa la Risoluzione che chiede il ripristino della UOC (unità operativa complessa) eliminata all’Ospedale Val Vibrata. È quanto chiedono cittadini, amministratori e associazioni riuniti nel Comitato a salvaguardia del Presidio vibratiano, è quanto suggerisce il buon senso”. Lo annuncia il Consigliere regionale Dino Pepe, che continua: “Oggi, dopo l’emersione dei drammatici dati sulla sanità, 120 mila abruzzesi che rinunciano alle cure, 62 mila senza medico di base, liste d’attesa che ledono il diritto alla salute, dopo l’emersione del disavanzo sanitario di 200 milioni e l’aumento delle tasse da parte di Marsilio, è ancora più chiara la volontà del centro destra di far pagare ai cittadini, in modo particolare ai vibratiani, la scellerata gestione della sanità abruzzese”.
“Nelle delibere della Asl di Ottobre 2024 e Gennaio 2025, che recepiscono le volontà della Giunta Marsilio espresse a Dicembre 2023 al momento dell’approvazione della nuova Rete ospedaliera, la scelta per il Presidio di Sant’Omero è chiara: togliere primariati (due su quattro), autonomia e servizi. È evidente che il centro destra in vibrata batte cassa, riducendo l’offerta sanitaria e la sua qualità”, denuncia il Consigliere Dem.
“Voglio ribadire, ancora una volta, che decidere di indebolire un Ospedale di confine qual è quello ‘Val Vibrata’ comporta il rischio concreto di innalzamento della mobilità passiva, già drammaticamente alta nella nostra regione: sono 108 i milioni di euro versati nell’ultimo anno nelle casse di altre regioni. Il tentativo di minimizzare su questo colpo inflitto all’Ospedale Val Vibrata è grottesco – prosegue Pepe – le Unità Operative Semplici, infatti, è bene ricordarlo, sono caratterizzate da un’autonomia organizzativa e gestionale limitata, e sono subordinate a strutture complesse, nel caso dell’Ospedale di Sant’Omero dipenderanno da Teramo. L’ Unità Operativa Complessa, invece, è un’unità organizzativa che si occupa di attività più articolate e complesse ed è caratterizzata da un’autonomia organizzativa e gestionale molto più ampia: tutto ciò si traduce anche e soprattutto in servizi migliori o peggiori per i cittadini”.
“La Risoluzione che discuteremo domani offre a Marsilio e alla Verì l’opportunità di un  ripensamento, per un confronto tra Istituzioni, Medici, Operatori sanitari e cittadini, in modo da razionalizzare la spesa sanitaria senza penalizzare servizi e territori e, aggiungo, senza dover mettere le mani nelle tasche degli abruzzesi”, conclude Pepe.