TORTORETO – Nella seduta consiliare del 13 febbraio è andato in scena un dibattito degno di nota. Sul tavolo, tra i vari punti all’ordine del giorno, l’istituzione di una Commissione d’indagine proposta dai cinque consiglieri di minoranza. Un tema delicato, che ha generato un confronto acceso e vibrante, durante il quale è stato ribadito un principio semplice ma non negoziabile: la dignità dei cittadini e dei dipendenti del Comune non si tocca. Punto.
Chi lavora onestamente per la nostra comunità – e ce ne sono tanti – merita rispetto e tutela. Al contrario, episodi come quelli saliti agli onori delle cronache locali gettano un’ombra pesante sull’Ente e lasciano un sapore amaro in bocca a chi vive e ama Tortoreto. Di fronte a questa situazione, era naturale – anzi, doveroso – proporre l’istituzione di una Commissione che faccia chiarezza su fatti e comportamenti non proprio edificanti.
A prendere la parola è stato il consigliere D’Amelio che con grande chiarezza ha sottolineato quanto sia importante ricostruire ogni passaggio della vicenda, verificare tutto con la lente di ingrandimento e – perché no? – andare oltre le apparenze per arrivare a capire davvero cosa sia successo. Attenzione, però: qui non parliamo di caccia alle streghe ma di eventuali inadempienze economiche, politiche o amministrative. No, non usiamo paroloni. Preferiamo parlare di esigenza di verità. Un principio semplice che ci guida: se qualcosa non quadra, è giusto guardare dentro fino in fondo.
Ora, fin qui tutto fila. Ma c’è un dettaglio che lascia davvero basiti: il silenzio del Sindaco. Già, perché mentre in aula si discuteva di trasparenza, fiducia e dignità, lui è rimasto in silenzio. Nessuna dichiarazione, nessun commento, nemmeno un accenno di solidarietà verso chi, in questa vicenda, ha subìto danni d’immagine e personali. Nulla di nulla.
Sarà stata una scelta strategica? Un attacco di afonia politica? Chissà. Quel che è certo è che di fronte a una situazione così complessa e delicata, sarebbe stato auspicabile almeno un segnale, una parola, un contributo per fare sentire la sua voce.
Certo, i consiglieri di maggioranza hanno poi approvato l’istituzione della Commissione. E ci mancherebbe pure che l’avessero bocciata! È un loro diritto farlo, non un obbligo. Ma di fronte a una questione tanto seria, non è questo che stupisce. Quel che colpisce è che, fino alla fine, il primo cittadino non abbia sentito la necessità di intervenire, di prendere una posizione netta, di dire qualcosa per rassicurare i cittadini di Tortoreto.
E allora ci chiediamo: possibile che proprio lui, il garante del buon andamento dell’Ente, abbia scelto il silenzio? Perché? Per ragioni a noi sconosciute, pare abbia preferito la via del mutismo selettivo.
Noi, invece, preferiamo parlare. E continueremo a farlo. Perché i cittadini di Tortoreto non meritano il silenzio. Meritano chiarezza, trasparenza e verità. Sempre – Tortoreto al CENTRO, Capogruppo Libera D’Amelio, Consigliere Martina Del Sasso –