TERAMO – Piove sul bagnato in casa rossoblù.

Come se non bastasse la delicatissima situazione di classifica e a seguito della sconfitta interna ultima con il Cynthialbalonga, contrassegnata anche da un evidentissimo calcio di rigore negato sullo 0-1, adesso arrivano pure le squalifiche e le sanzioni: l’allenatore Tiziano De Patre dovrebbe stare in tribuna fino al 31 marzo (…per avere, al termine della gara, avvicinato con fare minaccioso un calciatore avversario per poi rivolgersi al direttore di gara brandendo una sedia e rivolgendole espressioni offensive e implicanti discriminazione per motivi di sesso, venendo trattenuto da altri dirigenti del sodalizio…), il campo di gara è squalificato per una partita da doversi giocare a porte chiuse ed inoltre è stata comminata al club un’ammenda di 2.500,00 euro!

Un mezzo patatrac, nel contesto di una situazione davvero complessa; l’interrogativo, a questo punto, sorge spontaneo.

Può una squadra di calcio con l’acqua alla gola andare avanti come se nulla fosse accaduto, continuando a contare su De Patre? Pensiamo di no: si attende l’esonero.