TERAMO – Una cosa è certa: il Teramo esce sì battuto 2-0, ma a testa altissima. Va detto che il secondo goal, arrivato a tempo scaduto e con i biancorossi che erano ridotti in nove, conta solo per le statistiche. Le due espulsioni patite, però, ci stavano entrambe, perché c’era il doppio giallo per Vitturini, al 41° del primo tempo, così come il rosso diretto per Piacentini, ad una manciata di minuti dalla fine. Nel mezzo, in avvio di ripresa, il terzo omaggio ai casertani, il secondo in ordine cronologico, confezionato da Costa Ferreira, con un retropassaggio lento a Lewandowski che diventa il miglior assist per Cuppone, il quale ringrazia mettendolo in rete, sotto la copiosa nevicata della ripresa.

Paci, inizialmente, aveva schierato Lewandowski a difesa dei pali; Vitturini, Trasciani, Piacentini e Tentardini a comporre la linea difensiva con Arrigoni e Santoro davanti a loro e con Ilari, Bombagi e Costa Ferreira a supporto di Pinzauti. Si tornava all’antico 4-2-3-1, anche se con qualche interrogativo di troppo circa l’esclusione dall’undici iniziale di Diakite.

Primo tempo vivave, con due clamorose occasioni da rete per i padroni di casa: la prima nasce da una palla persa (da Piacentini – ndr) sulla trequarti biancorossa, al 4°, che permette a Cuppone di presentarsi solo davanti a Lewandowski, bravo nella respinta, e la seconda, al 44°, di testa, da parte dello stesso Cuppone, che la gira gira incredibilmente sul fondo.

Tra le due occasioni dei padroni di casa, il Teramo era rimasto in dieci per l’espulsione di Vitturini per doppio giallo: lo aveva già rischiato al 29° per un fallo a metà campo, tre minuti dopo aver subito il primo: un’ingenuità clamorosa, la sua. E il Teramo? Non male dalla cintola in su (incursione di Trasciani al 23° conclusa alta dopo lo scambio on Pinzauti; punizione diretta di Bombagi al 25°, alta non di molto; pericoloso 1-2 Costa Ferreira-Pinzauti al 36° con l’attaccante anticipato di un soffio dal portiere di casa) ma molto confusionario in difesa, dove mai è apparso sicuro o difficilmente superabile. Al riposo, comnunque, è 0-0.

Nella ripresa Costa Ferreira la combina grossa dopo tre minuti e, sotto di un uomo e di una rete, l’impresa diventa quasi improba. Invece i biancorossi buttano il cuore oltre l’ostacolo e danno, tutti, il 101%: Paci muove anche qualcosa dalla panchina e butta nella mischia Diakite per lo stesso Costa Ferreira e, poco dopo, Birligea per Pinzauti. La gara la fa il Teramo, con la Casertana che bada a controllarla, giocandola di rimessa. Da segnalare una conclusione di Hadziosmanovic bloccata da Lewandowski al 19°, una punizione di Bombagi alzata in angolo da Avella al 20° ed una palla goal per lo stesso Birligea, dopo un’azione in area di Bombagi: il tiro a botta sicura viene deviato in angolo.

Il Teramo spinge ma, inevitabilmente, si scopre un pò: dopo l’avvicendamento al 34° di Bombagi (davvero poco compreso – ndr) con l’esordiente Hyeremateng, la Casertana colpisce un palo esterno con Izzillo, ma da un’azione isolata. In realtà la gara termina quando Piacentini, mentre i biancorossi protestavano per un atterramento in area di Hyeremateng (negli spogliatoi Paci dirà che, riviste le immagini, il rigore era netto – ndr), ritiene di farsi “giustizia” da solo, sulla mediana, abbattendo Matese con un’entrata violenta. Rosso inevitabile, mischione in campo (espulso anche l’allenatore di casa Guidi e l’allenatore in seconda del Teramo, Guana) e gara virtualmente finita, ancora di più dopo una punizione calciata sulla barriera, proprio dal limite dei 16 metri, da parte di Arrigoni (ci fosse stato Bombagi? – ndr), a tempo scaduto. Ah, c’è da narrare il 2-0, che conta per le statistiche. Lo firma Turchetta, dagli svilippi di un angolo, con il Teramo in nove e con Trasciani e Tentardini che non salgono, come avrebbero dovuto, per metterlo in off-side. Punteggio pesante, sconfitta altrettanto, ma secondo noi è stato uno dei migliori Teramo versione esterna degli ultimi mesi.