TERAMO – Il Commissario per la messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso il professor Corrado Gisonni, oggi a Teramo in un incontro all’Hotel Abruzzi, organizzato dal parlamentare 5 Stelle Fabio Berardini, ha parlato dei lunghi tempi burocratici e della speranza di avere entro primavera il completamento della proria struttura commissariale. “Abbiamo le risorse ma i tempi sono strettissimi, questo mi preoccupa. La mia attività è orientata alla massima partecipazione ma dobbiamo remare nella stessa direzione. Noi abbiamo un termine fissato al 31 dicembre 2021 per risolvere il problema ma io non posso azzardare. Sicuramente posso assicurare che tra 10 anni non ne discuteremo più”. Saranno sufficienti i 120 milioni? “Lo potremo dire strada facendo.E’ una situazione complessa: è unica nel suo genere su scala mondiale”. Alla domanda però se effettivamente avverta di avere i giusti poteri per poter operare in piena autonomia Gisonni glissa un poco: ” Ritengo di si ma il mio approccio sarà prevalentemente tecnico, per cui come regola aurea farò ogni tanto dei test”. Il Commissario Gisonni ha nel corso della serata ascoltato le istanze dei gruppi ambientalisti e delle associazioni cittdine presenti all’incontro.