TERAMO – Purtroppo lo avevamo anticipato (Emergenza abitativa, c’e’ chi da stanotte torna a dormire in auto), ora è arrivata la conferma attraverso una nota del Sicet Cisl, Sindacato Inquilini Case. Parliamo della famiglia Scipioni, madre e figlia, sfrattate da viale Cavour e dopo 4 mesi senza ancora una soluzione abitativa. Sono tornate a dormire in auto.
Nota del Sicet Cisl
C’è un’ondata burocratica che si sta abbattendo contro i deboli. Parliamo di Scipioni Gabriella e figlia Valeria, rimasti legati al palo. Scipioni e figlia furono sfrattati da un alloggio popolare in viale Cavour. Un caso che in questi mesi è finito spesso sulle cronache di giornali e televisione. Uno sfratto eseguito disordinatamente ed ingiustamente, avvenuto nel mese di ottobre 2018, voluto dalla Prefettura di Teramo su richiesta degli Enti preposti, a seguito di una riunione in sede istituzionale. Il fascicolo per la risoluzione del caso ora nelle mani dell’ufficio dell’Ingegner Remo Bernardi dirigente dell’amministrazione civica per una verifica consueta, ordinaria. Ormai sono passati quattro mesi di lunga ed ansiosa attesa, ma ancora non si vede alcuna risposta valida nonostante le rassicurazioni del Sindaco. Il SICET – CISL, alla luce della delicatezza del caso, non può non esprimere la propria indignazione e preoccupazione dinanzi ai ritardi e lentezza burocratica da parte di Codesto ufficio nel risolvere l’incognita e garantire l’immediata risoluzione positiva del problema. Non vorremmo che si trattasse di scelte concettuali contro ogni buon senso, tenuto conto che in gioco ci sono situazioni delicatissime che coinvolge soggetti classificati più deboli. Visto quello che di cui si dibatte, francamente non si riesce a comprendere queste lungaggini dopo la tanta sbandierata volontà del primo cittadino di risolvere il problema emergenziale di questo periodo. Il SICET CISL confida ancora nell’azione politica e nel buon senso del Sindaco e dell’assessore e chiede un forte impegno affinché si risolva definitivamente il problema della signora Scipioni e figlia, che da ieri sera sono tornati a dormire in macchina e che quotidianamente vivono nella più assoluta precarietà.
IL SEGRETARIO PROVINCIALE ANTONIO DI BERARDO