TERAMO – “Pensavamo di non dover tornare più sull’argomento ma, purtroppo, forse anche complice l’imminente campagna elettorale, tornano le polemiche sulle ‘corsie ciclabili’, impropriamente confuse con le ‘piste ciclabili’ o addirittura, con le ‘piste ciclopedonali’. E dispiace leggere tali inesattezze da parte di chi, con i comitati di quartiere, aveva perorato una diversa mobilità proponendo percorsi ciclabili per la zona della stazione”. Il commento è della FIAB Teramo, che prosegue: “Tale zona è, purtroppo, oltremodo oppressa dal traffico automobilistico privato, con frequentissimi casi di parcheggio selvaggio, ingorghi stradali, inquinamento acustico e dell’aria e forte rischio di incidentalità per tutta l’utenza debole delle strade, pedoni in primis”.
“L’introduzione nel codice della strada delle corsie ciclabili e delle case avanzate, oltre ad avvicinare un po’ più l’Italia al resto dell’Europa, è quello di rendere le strade più fruibili e sicure a pedoni e ciclisti riducendo la velocità delle automobili. Soprattutto a Teramo, città che tra le prime in Italia per tasso di inquinamento – precisa FIAB – dove l’auto privata viene abitualmente usata per spostamenti inferiori ai tre/quattro km, attraversabile in pochi minuti in bici e a piedi, sarebbe il caso di seguire le raccomandazioni della Società Italiana di Pediatria che con FIAB ha lanciato la campagna per diffondere le buone pratiche su salute e mobilità a partire dai più piccoli”.
“Vale la pena ricordare che, per il codice della strada e per il Piano Generale della Mobilità Ciclistica, dove, tra l’altro, un intero allegato, con tanto di disegnini, spiega le novità del Codice stesso – aggiunge la Federazione Ambiente e Bicicletta – ‘la corsia ciclabile è parte longitudinale della carreggiata, posta a destra, delimitata mediante striscia bianca discontinua, valicabile e ad uso promiscuo, idonea a permettere la circolazione sulle strade urbane dei velocipedi nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e contraddistinta dal simbolo del velocipede’. La corsia ciclabile, quindi, è parte dell’ordinaria corsia veicolare, con destinazione alla circolazione dei velocipedi e non riduce la carreggiata ma è parte di essa, e quindi può essere impegnata anche dai mezzi motorizzati”.
“La corsia ciclabile serve principalmente a ricordare agli automobilisti che esistono anche i ciclisti, che hanno lo stesso diritto ad usare la strada. Come FIAB siamo a disposizione di tutte le forze politiche ed i movimenti che vogliono impegnarsi per una città più vivibile, sicura e a misura d’uomo, donna, bambini e anziani, per collaborare affinché tutti siano liberi e messi nella condizione zone di poter utilizzare mezzi pubblici efficienti e biciclette o di poter spostarsi a piedi, senza la schiavitù del mezzo privato motorizzato che’ spesso, è un onere gravoso per le già stremate famiglie teramane”, conclude Fiab Teramo.
FIAB Teramo